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Nel 2020 iniziano le riprese di una fiction su Marco Olmo, l’instancabile corridore filosofo

Nel 2020 inizieranno le riprese di una fiction che racconti la storia di Marco Olmo, il noto corridore di trail running che sin da giovanissimo si è appassionato a questa forma di corsa che prevede la percorrenza di tratti naturali e talvolta impervi. La sua vita è stata trattata già in alcuni libri e in un docufilm, ma i registi Stefano Scarafia e Paolo Casalis hanno in mente di raccontare la vita di questo personaggio anche in un progetto per il piccolo schermo.
A cura di Ilaria Costabile
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Le storie di personaggi che, in qualche modo, hanno reso speciale la propria vita con un'attività o una passione particolare è giusto che vadano divulgate secondo le modalità che più si addicono ad un certo tipo di racconto. Non stupisce, quindi, che sia nata l'idea di progettare una fiction sulla vita di Marco Olmo, un uomo che con la sua determinazione ha fatto di un diletto, l'ultra trail, qualcosa di straordinario, come dimostrano le opera che in questi anni si stanno incrementando sul suo conto.

La storia di Marco Olmo

"Finché il corpo me lo consentirà, così come fanno gli animali che lo fanno fino all’ultimo respiro" è così che Marco Olmo parla della sua passione per la corsa, per quella ‘disciplina' che è il trail running, ovvero quella modalità di corsa che si svolge in ambiente naturale, attraversando anche strade impervie e sentieri. Si è iniziato a parlare di lui quando, per ben due volte si seguito ha vinto le gare dell'ultra training del Monte Bianco a quasi sessant'anni, un'impresa riuscita a pochi e che per questo va ricordata. Sul conto di questo strenuo e appassionato corridore è stato già scritto un libro dal titolo "Correre nel grande vuoto", e girato anche un docufilm "Il Corridore-The Runner". Saranno proprio i registi del documentario, Stefano Scarafia e Paolo Casalis, ad occuparsi della fiction che non sarà la solita biografia per immagini, ma una storia di riscatto e d'esempio. Le riprese inizieranno nel 2020.

Una fiction che parla di riscatto ed emozioni

I due registi si sono appassionati alla figura di Marco Olmo dopo alcune interviste fatte per le sue vittorie sportive e hanno indagato l'animo di questo corridore, evidenziandone l'umanità e l'umiltà, raccontando la forza di una passione che si consumava nelle ore di pausa dal lavoro, quello da operaio, per non perdere neanche un minuto. Come riportato dal Corriere della Sera, i registi "autori anche della sceneggiatura, nella fiction racconteranno «la storia di un uomo che riprende in mano la propria vita, che si cimenta in una sfida con se stesso per cambiare il proprio destino". Sarà anche un film basato sulle sensazioni, le emozioni che la corsa ha regalato a quest'uomo così determinato, che dello sport ha fatto lo sprone per reinventarsi e contrastare una vita difficile, allontanandosi dagli scopi materiali e perseguendo quelli più marcatamente spirituali e appaganti per l'animo.

Chi è Marco Olmo

Marco Olmo, nato ad Alba, oggi ha 71 anni, ma è da quando ne ha 27 che si diletta nell'attività podistica che è diventata per lui una passione da assecondare con la quale ha vinto molte gare sin dal 1996 quando ha iniziato a partecipare stabilmente alle palmarès gareggiando nel deserto africano, in California, in Francia, in Italia, in Svizzera e molti altri sentieri. Solo tre anni fa, all'età di 68 anni vince nel 2016 in Bolivia l'Ultra Bolivia Race: quasi 170 km in 6 tappe nel deserto boliviano attorno ai 4000 m di altitudine. La corsa è diventata, a tutti gli effetti, una filosofia di vita, che gli è valsa anche il soprannome di ‘corridore-filosofo', proprio perché lo sport ha cambiato il suo modo di approcciarsi al mondo. La sua vita è stata oggetto non solo di libri e di un documentario, ma anche di una canzone scritta dal gruppo indipendente degli Ex Otago dal titolo "Marco Corre".

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