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“Ndrangheta Uber Alles”, lo speciale di Tg2 Dossier sull’infiltrazione mafiosa in Germania

Si occupa di infiltrazione mafiosa in Germania la puntata di “Tg2Dossier” di sabato 14 luglio, in onda alle 23.30 su Rai2. In particolare di come la ‘ndrangheta da anni sta riciclando denaro sporco in questo paese, con un giro d’affari annuo stimato intorno ai 45 miliardi di euro.
A cura di Andrea Parrella
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Sarà incentrata sul tema dell'infiltrazione mafiosa in Germania la puntata di “Tg2Dossier” di sabato 14 luglio, in onda alle 23.30 su Rai2, dal titolo "‘Ndrangheta Uber Alles". Un argomento, quello della propagazione delle associazioni criminali, che pur avendo ricevuto particolare attenzione negli ultimi anni, continua a meritare approfondimenti vista la complessità del fenomeno e le varie sfaccettature attraverso le quali le associazioni criminali si stiano espandendo.

Lo speciale curato dalla redazione della seconda testata giornalistica del servizio pubblico si occuperà, in particolare, di come la ‘ndrangheta da anni stia riciclando denaro sporco in questo paese tramite diverse attività in grado di mascherare il traffico di danaro illecito che dietro di esse si cela: alberghi, ristoranti, imprese e attività di vario genere. In particolare avrà molto spazio la presenza della mafia calabrese su suolo tedesco, che si fa sempre più palpabile e tangibile, con un giro di affari stimato intorno ai 45 miliardi di euro all’anno. E tre quarti di questo ingente fatturato è investito nell’economia legale, quindi impossibile da tracciare per i nostri investigatori che in ogni caso si scontrano con difficoltà insormontabili quando allargano le loro indagini in Germania. Le leggi tedesche non prevedono infatti l’associazione mafiosa.

L'approfondimento di Rai2 non si ferma con la stagione estiva, dunque, e lo spazio di approfondimento del fine settimana, nato nei primi anni 2000, continua ad essere un appuntamento fisso per il pubblico della rete diretta da Andrea Fabiano. Il settimanale, in onda in seconda serata ogni sabato, è riconoscibile anche per la sigla, Propiedad prohibida di Franco Battiato, scelta sin dalla prima edizione e mai modificata nel corso degli anni, nonostante i vari restyling cui la testata attualmente diretta da Marcello Masi sia stata sottoposta.

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