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Nasce ZWEBTV, dopo Agon Channel Francesco Becchetti crea una web Tv con Ferragni e Casa Surace

A 7 anni di distanza dall’avventura, finita male, della prima Tv italiana delocalizzata in Albania, Francesco Becchetti torna alla carica con il progetto di ZWEBTV, emittente che prova a mescolare il linguaggio televisivo con quello web per unire diverse generazioni. Becchetti che è uscito completamente indenne dalla vicenda giudiziaria in cui lo aveva coinvolto il governo albanese, accusandolo di evasione e riciclaggio.
A cura di Andrea Parrella
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Vi ricordate di Agon Channel, la Tv italiana delocalizzata in Albania partita nel 2013 con volti di spicco come Simona Ventura, Sabrina Ferilli e Pupo? Ebbene, dopo le traversie con il governo albanese, che aveva chiuso la Tv e sequestrato beni e attività con le accuse di evasione fiscale e riciclaggio per poi uscire sconfitto dalla contesta legale, il fondatore Francesco Becchetti torna con un nuovo progetto televisivo che raccoglie talenti del web con l'obiettivo di unire il linguaggio dei millenials e quello della generazione Z, i giovanissimi.

Il progetto di ZWEBTV

Si tratta di ZWEBTV, web Tv in partenza il 31 maggio che unirà sotto un'unica sigla Camihawke, Casa Surace, Francesca Ferragni, Andrea Pinna, Piero Armenti e tanti altri. “Vogliamo guardare avanti – dice Becchetti del suo progetto – rompere gli schemi e pensare a un nuovo modo di vivere i contenuti digitali”.

Sarà Diletta Leotta a fare da madrina all'inaugurazione del canale, presentando i 16 talenti assemblati da Francesco Becchetti per questo nuovo progetto. Youtuber, creator, influencer che si servono delle piattaforme social per creare intrattenimento in sintonia con i nuovi media e i tempi correnti, mettendo insieme, come vuole fare il nuovo canale, lifestyle, moda, bellezza, viaggi, tecnologie, videogiochi, cibo. Una sfida importante, se si considera soprattutto la fase che attraversiamo, con l'emergenza sanitaria da coronavirus che ha messo in crisi i modelli di produzione tradizionali ed apre a nuovi scenari in cui il linguaggio televisivo e quello delle piattaforme social saranno inevitabilmente portati ad avvicinarsi.

La vicenda giudiziaria di Becchetti in Albania

Becchetti intanto è uscito totalmente pulito dai guai con il governo di Tirana. Gli inquirenti gli avevano contestato di aver messo su, tra il 2007 e il 2013, "un gigantesco schema di riciclaggio" ottenendo un profitto illecito per "alcuni milioni di euro" e un'evasione del fisco per oltre 5 milioni di euro. Illeciti a quanto pare legati alla sua attività principale in Albania, ovvero investimenti nel campo dell'energia. Arriva pressoché immediato il sequestro di tutte le attività in Albania di Becchetti, che si rifugia a Londra rivolgendosi al Tribunale arbitrale internazionale per la risoluzione delle controversie. Tribunale che si esprime in favore dell'imprenditore, ritenendo che "le questioni discusse conducono alla conclusione che la sentenza di sequestro è il culmine di una campagna politica contro i ricorrenti". Sentenza che impone al governo albanese la restituzione delle attività sequestrate e il pagamento di una multa da 140 milion a titolo di risarcimento verso Becchetti e l'amministratore di Agon Mauro De Renzis.

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