Nadia Toffa sul caso Greta Thunberg: ” Usano i bambini per non fare nulla. Che vergogna”

Il caso di Greta Thunberg, la ragazzina svedese attivista, divenuta da giorni il simbolo della lotta al cambiamento climatico e che è stata simbolo della protesta giovanile degli ultimi giorni in giro per il mondo, sta continuando ad alimentare non poche discussioni. Ad esprimere la propria opinione anche Nadia Toffa, che dal suo popolarissimo account Twitter ha condiviso un articolo de Il Foglio in cui si mette sostanzialmente in discussione la natura del movimento, più che la ragazza sedicenne. Scrive la conduttrice de Le Iene: "Ho letto questo articolo e sono d’accordo. Usano i bambini per non fare nulla. Che vergogna. Che ne pensate?". Dal suo post si innesca una discussione con molti utenti della piattaforma, di cui molti in disaccordo con il suo ragionamento.
Ma per non confondere le posizione è importante un piccolo passaggio sull'idea espressa dall'articolo de Il Foglio, in cui viene evidenziato, in buona sostanza, come Greta Thunberg non sia la prima adolescente ad essere utilizzata da adulti segnati da sensi di colpa per battaglie politiche. A suffragio della propria tesi, l'autore Pietro Vietti cita altri casi, come quello di un 13enne che, nel 2011, alla manifestazione di Libertà e Giustizia chiese le dimissioni di Berlusconi per i festini ad Arcore e quello di Genesis Butler, che di recente ha chiesto al Papa di fare una Pasqua vegana. Non si tratta di una sentenza sparata sulla ragazza, ma un ragionamento più ampio che invita a una riflessione.
L'opinione pubblica è chiaramente spaccata sulle due posizioni, quella dei favorevoli che esaltano l'enorme valore simbolico di una ragazzina di 16 anni che implora i governi di tutto il mondo ad impegnarsi per garantire al pianeta la sostenibilità; e dall'altra parte una altrettanto corposa schiera di oppositori che, che accorpa le posizioni di chi vede in Greta l'espressione di una specie di pensiero unico perbenista e politicamente (come la posizione espressa dalla giornalista Maria Giovanna Maglie) e quella di chi si dice scettico rispetto a questo fronte ambientalista, convinto che il movimento stesso sia eterodiretto.