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Mulan su Disney+, le differenze tra il film e il cartone animato

Il remake del film animato Disney non è al cinema ma sulla piattaforma di streaming, con un sovrapprezzo. Ecco tutte le differenze del film di Niki Caro rispetto all’originale, dall’assenza di Mushu a un curioso cambiamento dovuto al Me Too. Entrambi i film si ispirano alla leggenda cinese di Hua Mulan.
A cura di Valeria Morini
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"Mulan" è finalmente disponibile alla visione: il remake del film d'animazione è in streaming su Disney+ dal 4 settembre, con un sovrapprezzo di 21,99 euro che consente di vedere il film ogni qualvolta si voglia. La pellicola sarà disponibile più avanti senza ulteriori costi. Non sono mancate, ovviamente, polemiche e discussioni sulla scelta di applicare una tariffa aggiuntiva, giustificata dal fatto di dover ripagare il budget del film che si è scelto di non portare al cinema in Europa e in Usa (esce però nelle sale in Cina). Anche le differenze rispetto al film di partenza sono destinate a far discutere: ecco in cosa il "Mulan" di Niki Caro con Liu Yifei, Gong Li, Donnie Yen, Jet Li e Jason Scott Lee si distanzia dall'originale animato del 1998.

Mushu è assente

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Ricordiamo che entrambi i "Mulan" si ispirano alla storia della leggendaria eroina cinese Hua Mulan. La differenza principale tra i due film è il registro narrativo, più comico e leggero per il cartone e più serio per il live action. Così, la regista ha scelto di eliminare il pur amatissimo personaggio di Mushu, il draghetto che protegge la guerriera ed è stato doppiato da Eddie Murphy in originale e da Enrico Papi nella versione italiana. Al suo posto, in veste di guardiano per la protagonista, c'è una fenice: in cinese si chiama fenghuang.

Il nuovo Mulan non è un musical

Nell'ottica di costruire un film incentrato prevalentemente sulla parte action, è stato deciso di togliere le canzoni che popolavano il film del '98. "Mulan" dunque non ha la componente musical, a differenza di altri remake che hanno scelto di mantenere i brani originali (come "Il Re leone" o "Il libro della giungla"). C'è comunque un brano importante che scorre sui titoli di coda: in italiano si intitola "Coraggio, Onestà e Lealtà” ed è eseguito da Carmen Consoli (nell'originale canta Christina Aguilera).

Non c'è il personaggio di Li Shang

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Altro illustre assente è il generale Li Sheng, il comandante di Mulan con cui nel finale sembra nascere una storia d'amore. L'eroe si scinde in due personaggi: il Comandante Tung (Donnie Yen), che diventa mentore di Mulan, e Honghui (Yoson An), che è un semplice soldato ed è l'interesse amoroso della protagonista. Il produttore Jason Reed ha spiegato che il cambiamento è dovuto al momento storico che stiamo vivendo:  "Penso che in un’epoca come quella del movimento Me Too, avere un ufficiale al comando che è anche un interesse amoroso potesse mettere a disagio. Pensavamo non fosse appropriato".

Mulan non si taglia i capelli

Nel film animato, Mulan si taglia i capelli per assomigliare a un uomo. Nel film del 2020, invece, l'eroina mantiene la sua lunga e fluente chioma. Potrebbe apparire come una scelta azzardata, ma è invece dettata dalla volontà di rispettare la realtà storica: i guerrieri cinesi portavano infatti i capelli lunghi.

Al fianco di Böri Khan c'è la strega Xianniang

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I nemici che attaccano la Cina non sono gli Unni, come nel cartone, bensì la tribù nomade dei Rouran, come nell'adattamento cinematografico cinese del 2009, "Mulan: Rise of a Warrior". Inoltre, al fianco del cattivissimo capo Böri Khan interpretato da Jason Scott Lee, è stato introdotto il personaggio della perfida strega Xianniang (Gong Li), dotata di grandi poteri.

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