Mtv non è più un canale italiano: delle foto per soli nostalgici
Il canale che fu interamente dedicato alla musica conservava fino a poche ore fa un'identità ancora italiana, a causa del possesso del 51% da parte di Telecom Italia Media, oramai intenzionata ad uscire dal mercato televisivo dopo la vendita di La7 a Urbano Cairo. L'altro 49% lo deteneva Viacom, società americana che questo pomeriggio ha acquistato, appunto, la restante parte. Dunque, da oggi in poi, Mtv e tutti i canali tematici saranno di proprietà americana. Il che appunto non significa che il canale ne perda qualcosa, potrebbe anche guadagnarci, in virtù di un più che probabile risvolto editoriale, visti i problemi oggettivi di una rete televisiva in forte difficoltà da quando la musica non è stata più suo appannaggio, vale a dire dalla seconda metà degli anni 2000.
Tant'è vero che la strategia è totalmente cambiata nell'ultimo quinquennio, prima con la creazione degli altri canali tematici, dunque con la trasformazione di Mtv in vera e propria rete generalista, non più indirizzata esclusivamente alla musica ma con un occhio di riguardo sempre rivolto al mondo giovanile. Negli ultimi tempi è riuscita ad intercettare e veicolare i gusti del pubblico che cercava, con programmi come Ginnaste, vite parallele, o anche la serie di Maccio Capatonda, Mario, divenuta senza dubbio un must, anche se principalmente sul web. La verità è che il senso di smarrimento recente proveniva da cause di forza maggiore, nei confronti delle quali una rete televisiva poteva ben poco.
Ecco che l'acquisizione di una società estera diviene subito il pretesto escatologico e nostalgico per parlarne come di un elogio funebre, a fronte di un canale che non è morto, ma anzi potrebbe apprestarsi ad una nuova vita. Ma oggi, cinismo vanesio a parte, a quelli che hanno avuto l'età di Mtv negli anni precedenti, piace ricordarsi dei volti l'Mtv di proprietà italiana l'hanno fatto permeare nelle nostre teste, costringendoci a considerare un tasto in più sul telecomando. Per quanto, se fosse di proprietà italiana o meno, negli anni passati, nessuno se l'è davvero mai chiesto.