Morto Sumner Redstone, magnate dei media Usa: costruì un impero con CBS, MTV e Paramount

Alla veneranda età di 97 anni è morto Sumner Redstone, uno degli ultimi vecchi magnati del'industria mediatica americana, proprietario dell'impero ViacomCBS, che comprende tra le altre Paramount Pictures, CBS Entertainment Group, MTV e Nickelodeon. Si è spento l'11 agosto: secondo le stime di Forbes, nel 2015 aveva un patrimonio di 5 miliardi di dollari. Potente e ostinato, arrivò a scontrarsi con la star Tom Cruise, irritato dalla sua appartenenza a Scientology e alla celebre scena in cui saltò sul divano durante un'ospitata da Oprah Winfrey.
Gli è succeduta la figlia Shari
Redstone era stato il presidente esecutivo di CBS e Viacom fino al febbraio 2016, quando rassegnò le dimissioni da entrambe le poltrone all'età di 92 anni, in seguito a un ordine del tribunale e all'intervento di uno psichiatra geriatrico. Gli sono succeduti Les Moonves alla CBS e Philippe Dauman a Viacom, mentre la figlia Shari E. Redstone, con cui ha aveva un rapporto turbolento, ha raccolto la sua eredità e unito le due aziende in ViacomCBS. La morte del tycoon è stata annunciata in una dichiarazione dal National Amusements, la compagnia di teatro che era stata fondata da suo padre. Non sono state fornite le cause della morte, probabilmente naturali, e un portavoce ha specificato che il decesso non è correlato al Covid-19. Barry Reardon di Warner Bros nel 1994 ne parlava così: "Essere un concorrente di Sumner Redstone è un destino peggiore della morte. Non si arrende mai. È implacabile".
La carriera di Sumner Redstone
Redstone era nato Sumner Murray Rothstein il 27 maggio 1923 ma il padre modificò il cognome ebraico della famiglia. Dopo aver servito in guerra e aver studiato giurisprudenza, lasciò la carriera legale per lanciare una catena di drive in e, più avanti, di multiplex. Nel 1987 acquistò Viacom e, nel 1994, ingrandì il suo impero con Paramount. Nel 1979 era sopravvissuto a un incendio che gli aveva lasciato gravi ustioni e per cui era stato sottoposto a un intervento chirurgico lungo 30 ore.