Morto Roberto Gervaso. L’addio della figlia Veronica, giornalista Tg5: “Eri il più grande”
All'età di 82 anni, è morto Roberto Gervaso, giornalista, scrittore e aforista di illustre fama, con un'esperienza anche in televisione nel programma Peste e Corna. La figlia, avuta dalla moglie Vittoria, ha seguito le orme del padre: Veronica Gervaso, classe 1974, è giornalista e conduttrice/inviata dal Tg5 e lavora presso la testata Mediaset dal 1995. Su Twitter, ha rivolto un commovente ultimo saluto al padre. Gervaso è morto il 2 giugno a Milano, in ospedale, dopo una lunga malattia.
Sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. Sono sicura che racconterai i tuoi splendidi aforismi anche lassù. Io ti porterò sempre con me. Addio.
La carriera di Roberto Gervaso
Nato a Roma ma cresciuto a Torino, Gervaso iniziò l'attività giornalistica nel 1960 al Corriere della Sera, presentato da Indro Montanelli. Fu trasferito a Roma, dove continuò la sua carriera prima al Corriere e poi in altri giornali (Il Mattino, Il Messaggero, Il Gazzettino) e in radio. Commentatore politico e di costume, ca curato la rubrica di aforismi ogni lunedì sul quotidiano il Giornale ed è stato presidente onorario della «European sexual dysfunction alliance» (ESDA). Ha vinto due volte il Premio Bancarella, nel 1967 con L'Italia dei Comuni (scritto con Montanelli, con cui aveva curato anche alcuni volumi della Storia d'Italia) e nel 1973 con la biografia di Cagliostro. Nel 2005 ha vinto il Premio Cimitile con Qualcosa non va (Mondadori). Ammise di aver fatto parte per un periodo della nota Loggia Massonica P2: "Volevo scriverci un libro, come poi ho fatto".
Roberto Gervaso in tv con Peste e Corna
Gervaso era stato tra i primi commentatori della tv commerciale di Silvio Berlusconi. A partire dal 1996, ha condotto il programma Peste e Corna, in onda dal lunedì al venerdì alle 7.30 su Rete 4, che lo vedeva in veste di commentatore sugli eventi politici del momento. Dal 2000 e fino al 2005, la trasmissione si è trasformata nella rubrica Peste e corna… e gocce di storia. Dal 2002, inoltre, ha condotto Storie dall’altro secolo. Indimenticabile il look con giacca e papillon e la verve loquace e pungente.