Morta leggenda del wrestling, Sean O’Haire si è suicidato nella sua stanza
La notizia è di due giorni fa, quella della morte di Sean O'Haire, protagonista del wrestling dell'ultimo decennio, il quale è stato appunto ritrovato lo scorso mercoledì senza vita, nella sua camera in North Carolina. Nelle ore successive tuttavia, non c'è stata certezza di alcun tipo sulle reali cause della morte, non essendo emersi particolari specifici. Quel che però è salito alle cronache sono soprattutto i suoi problemi con l'alcohol, divenuti molto pesanti negli ultimi anni. Secondo quanto comunicato dalla WWE, l'associazione aveva più volte provveduto alle spese per le sue riabilitazioni, affinché potesse uscirne pulito, precisamente sei volte negli ultimi sei anni. Ma pare che, appunto, non vi fosse modo di riuscire a far rigare dritto Sean.
La carriera di Sean
La sua carriera da wrestler comincia nel lontano 2000, quando inizia a farsi notare per le sue capacità nel combattimento, oltre che per la sua evidente e prestante presenza scenica. O'Haire passa con la WWE nel 2003 ed è lì che diviene una vera e propriastar sui ring. Ma i problemi con la dipendenza lo attanagliano e non gli lasciano scampo, cominciandolo a perseguitare sin da subito. Va anche detto che non sono gli anni più felici per il wrestling quelli che lui si trova a vivere, uno sport che soffre, almeno all'estero, di altalenanti riscontri in termini di popolarità, dal silenzio assoluto in merito al successo incredibile.
Trovato in camera con una corda al collo
Solo nei giorni successivi alla tragedia, sono emersi particolari relativi al tragico scenario della sua morte, in quanto si è saputo dalle autorità locali che O'Haire sarebbe stato trovato privo di vita, nella sua stanza, con una corda rossa attaccata al collo, facendo intendere che, in realtà, il suicidio sia stato evidente sin dal primo momento del ritrovamento. E fornendo una spiegazione logica e lineare rispetto al suo tenore e ritmi di vita dell'ultimo periodo.