Morta Chyna: dietro il decesso della grande wrestler c’è il sospetto di un’overdose
C'è il sospetto di un abuso di droghe dietro la morte di Joanie Laurer, in arte Chyna, grande star del wrestling e più recentemente attrice di cinema porno, trovata morta mercoledì 20 aprile nell'abitazione di un amico a Redondo Beach, in California. Chyna aveva solamente 46 anni.
L'aggiornamento sul tragico decesso della campionessa, prima wrestler donna in assoluto a lottare nella divisione maschile, arriva da Ed Winter, portavoce dell'ufficio del coroner della Contea di Los Angeles, che (nella dichiarazione raccolta da Usa Today) ha appunto parlato di "possibile overdose". Pare che la Laurer, ospite dell'amico in questione, non rispondesse al telefono da giorni.
Il sergente Shawn Freeman del dipartimento di polizia di Redondo Beach ha dichiarato: "Gli agenti sono arrivati sulla scena e hanno scoperto una donna deceduta. Non ci sono indicazioni o segni che la morte sia un omicidio. Dalla indagini preliminari, sembra che la defunta fosse già deceduta al momento della scoperta da parte dell'amico". L'autopsia di Chyna dovrebbe essere effettuata in questi giorni, ma ci vorranno alcune settimane per conoscere l'esito dei test tossicologici e avere la conferma o meno che si tratti di overdose.
Chyna e i problemi di alcool e droga
I problemi di Chyna con gli stupefacenti, purtroppo, erano ben conosciuti nel mondo del wrestling. Nel 2005, il fidanzato Sean Waltman, anche lui wrestler, dichiarò che la Laurer stava lottando contro una dipendenza da alcool e droghe. Nel 2008, la lottatrice partecipò al reality show "Celebrity Rehab with Dr. Drew" dedicato a vip in riabilitazione. Lo stesso anno, venne portata in ospedale dopo la sua festa di compleanno: era stata trovata priva di sensi e con tagli sulle braccia. Si dice infine che negli ultimi tempi facesse uso di medicinali contro l'ansia e l'insonnia.
