Morire per una leggerezza e un ritardo dei soccorsi
A Le Iene viene raccontata la storia avvilente di una morte probabilmente avvenuta per ritardi nei soccorsi ad un uomo, vittima di un arresto cardiaco, connessi a quella che sembra essere statauna grande approssimazione da parte del responsabile della guardia medica. Giovanna Nina Palmieri ha intervistato Francesca, la moglie di Andrea, un uomo che l'8 gennaio di quest'anno, in serata, ha iniziato ad avvertire uno strano dolore allo stomaco, che nel corso dei minuti da lieve è passato a molto intenso. Andrea soffre di pressione e dunque, per prevenzione, viene chiamata la guardia medica che, arrivata sul posto si concentra sul problema gastrico trascurando la possibile necessità di una misurazione della pressione e una visita auscultatoria.
Francesca e il marito si tranquillizzano, ma dopo alcuni minuti il dolore non diminuisce, anzi aumenta e si estende, fino a quando Andrea non si accascia a terra, perdendo i sensi. Si materializza un arresto cardiaco e a quel punto Francesca chiama il 118 per richiedere l'arrivo di un'ambulanza. Arrivano in suo aiuto anche i cognati, che gli fanno un massaggio cardiaco in attesa di soccorsi e nel frattempo viene richiamato il dottore della guardia medica, che si alterna stranamente con i cognati di Francesca a più riprese per il massaggio cardiaco, asserendo di essere stanco. L'ambulanza arriva dopo più di mezz'ora, partita da più di 31 km di distanza e dopo diverse chiamate arrivate, il cui audio trasmesso a Le Iene è davvero impressionante. Ma quando l'ambulanza arriva è troppo tardi, Andrea è morto. Le parole di Francesca per descrivere quanto è accaduto:
Non si può passare dal pensare alla vacanza prima, al fatto che mezz'ora dopo non c'era più. Abbiamo implorato aiuto […] Io ho capito che mio marito non ce l'aveva fatta quando uno dei miei cognati è uscito con le mani sulla testa
Nina Giovanna Palmieri, in merito alle indagini partite successivamente, riporta come siano emerse delle incongruenze in quanto dichiarato dai soccorritori del 118, che sostengono di essere arrivati alle 21.33, quando in realtà a casa di Francesca c'era ancora la guardia medica. L'inviata de Le Iene incontra anche il dottore della guardia medica, che continua a sostenere di aver agito nel modo giusto. La situazione, così per come è stata raccontata nel servizio, sembra essere lampante nella sua chiarezza, ma al momento delle indagini giudiziarie sono in corso. Francesca analizza così il suo operato: "Se il dottore della guardia medica gli avesse misurato la pressione e fatto una visita auscultatoria, io avrei avuto tutto il tempo di portarlo in ospedale". Il caso, naturalmente, non può che toccare ancor di più la sensibilità dello spettatore, a fronte delle intercettazioni che negli ultimi giorni hanno fatto emergere un clamoroso caso di mala sanità proprio in Calabria.