Morire in un incidente stradale per un difetto di fabbrica? la storia tragica di Davide
A Le Iene è andata in onda il racconto della storia di Davide, un ragazzo morto in un incidente stradale notturno alcuni anni fa. A parlare della vicenda a Matteo Viviani è stato il padre di Davide, un ragazzo di 40 anni che gli amici chiamavano il pirata, un ragazzo sui generis che amava divertirsi, adorava gli sport e le auto, ma che era assolutamente responsabile, non beveva né faceva uso di droghe, come l'autopsia dopo la sua morte ha dimostrato. Inizialmente la dinamica del suo incedente viene attribuita ad una perdita di controllo dovuta a del ghiaccio presente sull'asfalto. Uno scontro laterale, quello dell'auto contro un palo, che per Davide si rivela fatale.
Ma a distanza di tempo, il padre di Davide scopre che tra la posta giunta presso l'abitazione dove il figlio viveva arriva una lettera della casa madre che ha prodotto l'automobile, che segnala difetti di fabbrica, sia agli airbag che alle cinture di sicurezza, suggerendo di reinviare immediatamente la vettura alla fabbrica, onde evitare rischi per la propria incolumità. A quel punto il padre di Davide fa avviare delle perizie e indagini al suo avvocato, per capire se effettivamente possa esserci una correlazione tra i difetti annunciati dalla casa produttrice (il cui nome il servizio de Le Iene non ha potuto rivelare) e l'incidente di cui è stato vittima Davide diversi anni fa. Il legale spiega a Viviani di aver potuto escludere con certezza la presenza di ghiaccio sull'asfalto, vista la temperatura della notte dell'incidente nettamente superiore allo zero e di aver effettivamente rilevato un legame forte tra i difetti di fabbrica sottolineati dalla casa madre e la casistica dell'incidente nel quale Davide si era tragicamente trovato coinvolto.
La casa madre è stata contattata e dei periti si sono inizialmente mostrati disponibili, prima di iniziare a mostrare un atteggiamento ostile nei confronti della famiglia di Davide, chiedendo di poter ritirare la centralina e leggere i dati in fabbrica, per poi riportarli alla famiglia. E' passato quasi un anno da quando è stato avviato il processo, ma da allora la famiglia di Davide non ha avuto giustizia né spiegazioni esaustive rispetto all'incidente: nessuno è stato in grado di stabilire se ci sia una correlazione tra il difetto di fabbrica e l'incidente di Davide. Un incidente che, se fossero confermate le rilevazioni del legale della famiglia, specificate nel dettaglio proprio nel servizio di Viviani, come afferma il padre di Davide sarebbe "un omicidio".