Morire di gioco d’azzardo: ecco come sconfiggere questa malattia
Nadia Toffa è tornata a parlare di gioco d'azzardo: oggi, purtroppo, è possibile morire di gioco. Non riescono a venirne fuori, chi è malato di gioco ha bisogno di cure mediche: si può arrivare a tutto, ad uccidere e ad uccidersi. Un uomo, di 42 anni, Maurizio, ad esempio, si giocava continuamente tutto lo stipendio, poi si è tolto la vita: era separato, con 3 figli di 19,17 e 13 anni. Prima di fare questo gesto estremo, però, ha mandato una serie di messaggi al figlio e ai parenti chiedendo scusa e spiegando che ormai non aveva più il controllo della sua vita ("La vita fa schifo", "Voglio tornare ad avere il controllo di me stesso"). Lo psicologo, sollecitato da "Le Iene", ha spiegato che da questa malattia si può uscire dopo 3 mesi o addirittura 2 anni e che diventa fondamentale non puntare il dito contro un malato di gioco e soprattutto è necessario comunicare, parlare, cercare di capire e risolvere il problema, senza ingannarlo.
Bisogna creare un rapporto di fiducia senza giudicarlo. Tra i segnali di questa malattia spiccano: ansia, depressione, irrequietezza e mancanza di rapporti sessuali con il partner. Anche un altro ragazzo ha raccontato al programma di Italia 1 di essere stato vittima del gioco: Andrea, questo il suo nome, ha perso circa 400 mila euro e per guadagnare così tanto ha finito per spacciare cocaina. Ancora oggi pensa al gioco ma, dopo una cura in un centro specializzato, "lo tiene a debita distanza".