Morgan fa a pezzi Mike Bird ad Amici: “Non sai un caz*o di musica, stai zitto”

Amici non è X Factor. Può sembrare una frase lapalissiana, ovvia, ma forse Morgan lo sta iniziando a capire in questi giorni, con i primi approcci dei ragazzi della squadra bianca alle assegnazioni del direttore artistico. Il signore dei talent show, che ha fatto del suo essere coach e mentore un elemento di vanto, dovrà faticare per conquistarsi la fiducia dei ragazzi della scuola di Maria De Filippi, che a quanto pare ancora non compredono (o condividono) a pieno le sue scelte, nonostante la prima puntata abbia avuto un esito positivo per i bianchi.

Succede, ad esempio, che il cantante della squadra bianca Mike Bird si lamenti palesemnete delle canzoni che il direttore artistico della squadra gli ha assegnato. Si va da Sergio Endrigo ai Pink Floyd, che per quanto possano apparire scelte non proprio al passo coi tempi, provenendo da Morgan si può avere fiducia che non siano state casuali. La discussione tra i ragazzi sui pezzi assegnati è stata postata sui canali social e sembra la premessa di una specie di ammutinamento, con Bird e gli altri allievi palesemente scettici rispetto ai pezzi selezionati da Morgan.

Ma il cantante sa come farsi rispettare e lo dimostra nella discussione con i ragazzi, quando assume il ruolo del classico, severo, docente di latino delle superiori impegnato nel tentare di trasmettere le basi necessarie prima di passare ad altro. Lo fa con parole tutt'altro che concilianti:

Non sai un cazzo di musica, non parlare, stai zitto. È allucinante. Io sto lavorando per te, io sto lavorando per te, ma chi sei? Sei nessuno, la formica vale più di te. La formica si rende conto di quello che è, tu no. Tu mi stai insultando col tuo atteggiamento.

Bird tenta di contraddirlo, di spiegargli che non è così, ma c'è poco da fare e i risultati di sabato prossimo dimostreranno chi dei due sbagliava.

Morgan discuteva anche con Mengoni

Ma cose del genere accadevano anche a X Factor e c'è voluto del tempo prima che i concorrenti si abituassero alla stravaganza delle scelte di Morgan. Lo stesso Mengoni, nella stagione del suo trionfo a mani basse a X Factor, aveva avuto più volte discussioni con Morgan per le assegnazioni scelte. Eppure, le cover portate sul palco quell'anno da Mengoni, che spaziavano da Nina Simone ai Talkin Heads, passando per Umberto Bindi, sono tra le cose più raffinate della storia di quel programma. Se Mengoni oggi è tra i pochi artisiti veri usciti da X Factor, è anche per questo.