Morgan: “Amici è un cimitero di idee, un lager responsabile dell’abbassamento culturale del paese”
Morgan, in diretta su Facebook, continua ad attaccare "Amici" e a fornire le sue argomentazioni. Parla degli autori e della produzione come "i cattivoni", come "quelli che pensano solo agli spot pubblicitari" e lancia parole pesanti anche all'indirizzo di Mediaset che sarebbe responsabile, parole di Morgan, "dell'abbassamento culturale del paese".
Questi cattivoni pensano solo agli spot pubblicitari. Non pensano ai talenti. Quando i ragazzi sono là dentro, fanno come gli schiavi nei galeoni. Non ci sono strumenti didattici, non ci sono didatti. Non c'è nulla. L'obiettivo dei ‘cattivoni' è plagiare, tenere sotto controllo tutto.
Il polistrumentista e cantautore racconta il suo punto di vista e sui video che ha fatto circolare oggi la redazione, video che proverebbero che i ragazzi sono contro di lui, parla di bufale e di materiale orchestrato contro di lui.
È ovvio che tutto quello che stanno tirando fuori sia scorretto. È bufala. Non si può strumentalizzare i ragazzi per giustificare un atteggiamento di mobbing nei miei confronti. Nelle puntate che andranno in onda, si tratta di linciaggio nei miei confronti che non ha mai fatto nulla contro di loro. Ho solo provato a mettere le mie competenze a disposizione e mi è stato tolta la possibilità di farlo.
"Le loro idee sono morte da un pezzo"
La seconda parte della diretta Facebook è ancora più dura. "Amici" viene definito ‘lager', Mediaset dipinta come responsabile dell'abbassamento del livello culturale che abbiamo avuto nel nostro paese, un posto senza arte perché lì non c'è la vita.
Amici è un cimitero di idee. Le loro sono morte da un pezzo, quelle degli altri vengono uccise molto prima che possano essere condividere. Ecco perché lì vige la paura, vige la tristezza, vige il grigiore. Mediaset è responsabile dell'abbassamento del livello culturale che abbiamo avuto in questo nostro paese e sono entrato per capire in che cosa consiste questa pessima missione, non so neanche come chiamarla. In questi uffici, senza foto, senza piante, le sale prova senza pianoforte. Non è che non ci sia arte, perché per avere l'arte ci vorrebbe la vita prima e lì non c'è la vita.
"Gli zombie talent"
Lì è un lager, una specie di film horror in cui non sono rispettate le fondamentali regole dello stare civile. Lì c'è schiavitù, manipolazioni di minori. Come li chiamiamo? Gli zombie talent. Sin dalla prima puntata ho percepito questo clima stranissimo. Ho percepito un'insolente aggressività nei miei confronti, contraddistinta da pregiudizi. Era una battuta di un copione, non uno scaturire di un accadimento.
Il video di diretta si chiude con l'esecuzione al piano di "Perfect Day" di Lou Reed. Le parole di Morgan sono state molto dure; continua la linea di difesa dell'ex leader dei Bluvertigo, la palla adesso passa di nuovo a Maria De Filippi.