Gianni Morandi: “Io e Laura Efrikian abbiamo anticipato Al Bano e Romina”
Gianni Morandi si prepara a compiere 70 anni. Ospite de "L'Arena" ha ripercorso la sua carriera e la sua vita privata. Appena entrato in studio, il cantante ha espresso un'amara riflessione sull'inchiesta Mafia Capitale, della quale il presentatore aveva parlato poco prima. Morandi ha commentato:
"In Italia non si riesce a fare squadra, ma quando si deve fare squadra con il malaffare si trova sempre il modo di farlo".
Il discorso, poi, si è spostato sui suoi grandi successi, brani che a distanza di anni vengono ancora cantati da persone di ogni età. In particolare, si è parlato di "C'era un ragazzo", una canzone il cui testo andò incontro alla censura. La frase "incriminata" era: "Adesso è morto nel Vietnam". Gianni Morandi ha spiegato:
"Non potevi dire che è morto, l'America era un Paese alleato e non potevi dire che mandava a morire i suoi figli".
La storia d'amore con Laura Efrikian
Nel 1966, Gianni Morandi sposò Laura Efrikian. La coppia era amatissima dal pubblico. I due, infatti, erano stati protagonisti di romantici film musicali. Vedere il loro amore concretizzarsi in un matrimonio fece sognare migliaia di fan. Nel 1979, però, la loro relazione si concluse. In proposito, il cantante ha dichiarato:
"Con Laura è stato il primo grande amore, abbiamo fatto dei film insieme e siamo diventati una coppia anche per il pubblico. Abbiamo anticipato Al Bano e Romina. La vita, però, non è come nei film. Entrammo in crisi e ci fu il divorzio".
Di Anna – sua compagna da vent'anni e che ha sposato nel 2004 – ha detto:
"Con Anna è un grande amore, dura da vent'anni, è una donna meravigliosa".
Gianni Morandi: "Lucio Dalla mi ha insegnato a stare sul palco con più sicurezza"
Gianni Morandi, infine, ha ricordato Lucio Dalla:
"Siamo diventati amici nel '63, andavamo a vedere il bologna insieme. Io cantavo e lui suonava il clarinetto. I suoi inizi sembravano difficili, mentre per me era tutto facile, poi le cose si sono ribaltate. Ho avuto un momento di grande buio nel mondo dello spettacolo e lui è diventato il numero uno, come Battisti, Renato Zero… Ricominciai con Mogol, poi arrivò la canzone "Uno su Mille" che mi riportò in auge. Io e Dalla abbiamo deciso di fare uno spettacolo insieme portandolo in tutto il mondo. Lui al pianoforte e io cantavo. Mi ha insegnato a stare sul palco in una maniera diversa, con una maggiore sicurezza".
