Monica Lewinsky pianta in asso una giornalista in diretta tv, le aveva chiesto di Bill Clinton
Era il 1995 quando Monica Lewinsky, ex stagista della Casa bianca, divenne nota in tutto il mondo per il sexgate che la vide coinvolta insieme all’allora Presidente degli Stati Uniti d’America, Bill Clinton. A più di 20 anni da quel momento, la psicologa americana non gradisce ancora essere accostata pubblicamente a quella storia. Ne ha dato piena dimostrazione poche ore fa, in diretta tv su un’emittente israeliana. L’ex stagista era stata invitata per discutere del fenomeno del cyberbullismo, cui si è dedicata negli anni. Una volta sul palco, in diretta di fronte alle telecamere, ha però riscontrato che gli accordi precedentemente stabiliti non erano stati rispettati.
La domanda della giornalista Yonit Levi
Yonit Levi, celebre giornalista, ha accolto la Lewinsky con una domanda, la prima, che riguardava proprio l’ex Presidente. “Recentemente, nel corso di in un'intervista rilasciata a NBC News, l'ex presidente Clinton è sembrato piuttosto irritato quando gli è stato chiesto se si fosse mai scusato con lei personalmente. A domanda, ha risposto ‘Mi sono scusato pubblicamente’. Si aspetta ancora delle scuse? Scuse personali?”. Tanto è bastato alla Lewinsky per cambiare idea. Visibilmente irritata, la donna si è ritratta e ha risposto: “Mi dispiace, questo non posso farlo”. Nell’imbarazzo generale, soprattutto della giornalista che ha tentato invano di trattenerla, la Lewinsky si è alzata ed ha abbandonato lo show.
L’ex stagista motiva l’uscita di scena
Poco più tardi, via Twitter, l’ex stagista ha spiegato di avere abbandonato il palco dopo essersi resa conto che la giornalista non avrebbe rispettato gli accordi precedentemente stabiliti. Pare che, prima di procedere con la diretta, la psicologa avesse chiesto chiaramente che non le fosse rivolta alcuna domanda rispetto a Clinton: “Dopo una discussione sui pericoli e sui pregi di Internet, ci sarebbe dovuta essere una conversazione di 15 minuti in cui avremmo dovuto parlare dell’argomento. Erano stati fissati chiari parametri in merito agli argomenti che avremmo potuto o non potuto toccare. In effetti, la prima domanda che mi è stata posta dalla giornalista mi era stata rivolta anche il giorno prima (in sede di contrattazione degli argomenti dell’intervista, ndr). Avevo risposto che quell’argomento era da considerarsi off limits. Quando mi è stata fatta di nuovo sul palco, con palese disprezzo del nostro accordo, mi sono resa conto di essere stata ingannata. Sono andata via per dimostrare che oggi è più importante che mai che una donna impari a difendersi da sola e che non permetta a nessuno di controllare quanto ha da dire. Al pubblico: mi è molto dispiaciuto che il mio intervento sia dovuto terminare in questo modo”.
