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Moncler, vie legali contro Report: “Servizio fuorviante e inattendibile”

Dopo il servizio choc di Report, l’azienda di Remo Ruffini ha dato mandato ai propri legali per tutelarsi in tutte le sedi: “Non sussiste alcun legame con le immagini forti mandate in onda e l’azienda”.
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Dopo la prima replica di Moncler sul suo sito ufficiale, arriva anche il comunicato che rende noto che l'azienda ha dato mandato ai propri legali per tutelarsi in tutte le sedi dopo il servizio trasmesso ieri sera dalla trasmissione Report su Rai Tre, "Siamo tutti oche". L'azienda specifica che "tutte le piume utilizzate in azienda provengono da fornitori altamente qualificati che aderiscono ai principi dell'ente europeo Edfa e che sono obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal codice etico Moncler". I fornitori, che secondo quanto mostrato dal servizio di Report si troverebbero in Ungheria, secondo la versione ufficiale della casa di moda "sono ad oggi situati in Italia, Francia e Nord America". Non sussisterebbe quindi nessun tipo di legame con le immagini mandate in onda nella serata di domenica 2 novembre 2014.

Non sussiste quindi alcun legame con le immagini forti mandate in onda riferite a allevatori, fornitori o aziende che operano in maniera impropria o illegale, e che sono state associate in maniera del tutto strumentale a Moncler.

L'azienda di Remo Ruffini ha specificato che la produzione avviene sia in Italia che in Europa, sconfessando quindi la produzione delocalizzata, come mostrato nel servizio. In Italia si producono quantità limitate, in Europa nei luoghi deputati a sostenere la produzione di ingenti volumi con elevato know-how che garantisca la migliore qualità riconosciuta a Moncler dai consumatori. In Italia sarebbe mantenuta anche la collaborazione con i migliori laboratori. Sui ricarichi, il costo del prodotto viene moltiplicato, come d'uso nel settore lusso, di un coefficiente pari a circa il 2,5 dall'azienda al negoziante, a copertura dei costi indiretti di gestione e distribuzione. Nei vari Paesi la distribuzione applicherebbe, in base al proprio mercato di riferimento, il ricarico in uso in quel mercato. Pertanto, le cifre menzionate nel servizio prenderebbero in considerazione soltanto una piccola parte del costo complessivo del prodotto, risultando inattendibili e fuorvianti.

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