Momo e Raissa a Tu sì que vales, la storia della coppia che combatte il razzismo con l’ironia
A esibirsi di fronte ai giudici di Tu sì que vales nella puntata del 17 ottobre sono stati Momo e Raissa, coppia di TikToker già popolare in rete perché combatte il razzismo con l'ironia. A Maria De Filippi, Rudy Zerbi, Teo Mammucari e Gerry Scotti, Momo e Raissa hanno mostrato un estratto dei loro video più apprezzati, momenti condivisi in rete durante i quali rispondono, divertendosi e divertendo, agli attacchi ricevuti da chi li condanna perché Momo è nato in Marocco.
I sì dei giudizi a Momo e Raissa, il pubblico vota a favore
Momo e Raissa sono riusciti ad accedere alla fase successiva di Tu sì que vales. La loro esibizione, una raccolta di video più che una vera e propria performance, ha conquistato il sì dei giurati e il voto del pubblico che ha permesso loro di accedere alle semifinali. “Avete dimostrato che non c’è limite all’intelligenza e all’ironia del saper rispondere. Penso che abbiate insegnato un sacco di cose importanti a chi ci sta guardando”, è stato il commento di Gerry Scotti. Maria De Filippi: “Gerry ha ragione, l’ignoranza si combatte con l’ironia ma non tutti hanno questa capacità. Ci sono persone che ci soffrono e arrivano anche a cose assolutamente brutte. Purtroppo non serve mai di esempio a quelli che scrivono gli insulti, quelli non smettono mai”.
Chi sono Momo e Raissa
Momo e Raissa sono una coppia di TikToker. “Non sappiamo se definirci degli influencer. Ci piacerebbe sicuramente essere delle persone da prendere da esempio quando c’è bisogno di rispondere a messaggi di odio. Non è sicuramente facile quando li si riceve in modo diretto, personale, ma sicuramente bisogna capire che chi lo fa è offuscato da ignoranza e magari rabbia”: in questa frase è racchiusa la loro mission. Raissa Russi ha 24 anni ed è laureata in scienze dell’amministrazione e consulenza del lavoro, mentre Mohamed Ismail Bayed ha 27 anni ed è nato in Marocco ma cresciuto a Torino, città nella quale i genitori hanno deciso di stabilirsi per offrire un futuro migliore alla sorella di Momo, nata con la sindrome di down.