Momento di commozione a “In Onda”, Roberto Battiloro abbandona la trasmissione di La7

Un forte momento di commozione che ha costretto Roberto Battiloro, padre di Giovanni, giornalista e videomaker rimasto ucciso nel crollo del ponte Morandi a Genova del 14 agosto, ad allontanarsi dalla trasmissione televisiva di La7 In Onda, condotta da Luca Telese e David Parenzo. Battiloro era collegato in esterna con il programma, trasmesso in diretta, e stava partecipando alla puntata del 20 agosto, interamente incentrata sul disastro del crollo del viadotto autostradale che ha causato 43 vittime, generando un grande moto di solidarietà per i parenti delle vittime, ma allo stesso tempo alimentando un grande sentimento di indignazione popolare nei confronti di una strage che ha assunto, nel corso dei giorni, tutti i caratteri di un evento evitabile con adeguate opere di manutenzione.
Roberto Battiloro, anche lui giornalista, ha parlato a In Onda per diversi minuti, spiegando le ragioni del suo no alla partecipazione ai funerali di Stato, che aveva motivato nello stesso giorno dei funerali a Torre Annunziata di quei quattro ragazzi, tra i quali c'era suo figlio. Poi d'improvviso, mentre Luca Telese gli stava rivolgendo una domanda, viene avvertito di un problema tecnico nel collegamento, lasciando immaginare che sarebbe stato ripristinato di lì a poco. Dopo una pausa pubblicitaria lo stesso conduttore ha tuttavia avvertito i telespettatori che Battiloro non sarebbe stato in grado di continuare a partecipare alla trasmissione:
Il signor battiloro ha avuto un forte momento di commozione, per cui ci ha lasciati. Il nostro pensiero, naturalmente, va a lui
"Mio figlio non è morto, è stato ucciso, perché lo Stato italiano non ha tutelato i suoi cittadini". Queste le parole forti pronunciate da Battiloro nella giornata delle esequie dei quattro ragazzi campani che hanno perso la vita mentre attraversavano il ponte Morandi di Genova.