video suggerito
video suggerito

Misseri a Mattino 5: sono triste, Cosima e Sabrina non hanno mentito [VIDEO]

L’omicidio di Sarah Scazzi ancora non è stato risolto: il mistero della sua morte si trova nella famiglia Misseri. Mentre Sabrina e Cosima restano in carcere, Michele parla a Mattino 5 e difende la moglie e la figlia.
22 CONDIVISIONI
Immagine

Con l’andare avanti del processo relativo all’omicidio di Sarah Scazzi, prosegue anche l’interesse mediatico relativo ai protagonisti negativi di questa vicenda, cioè la famiglia Misseri: Sabrina e Cosima sono in carcere, accusate di aver ucciso la giovane adolescente di Avetrana, mentre Michele è stato rilasciato dopo un breve periodo di detenzione. E proprio Michele da settimane è l’unico personaggio di questa reale storia horror ed è colui che sta vivendo, da uomo libero, la continuazione delle indagini sul caso Scazzi e le varie udienze del processo. Ma nonostante l’uomo continui a dire di essere colpevole e di essere lui l’assassino di Sarah, i pm non hanno voluto liberare Cosima e Sabrina che quindi resteranno ancora in carcere.

A commentare questa ultima notizia ci ha pensato proprio Michele Misseri ai microfoni di Mattino 5, la trasmissione di Canale 5 condotta da Federica Panicucci e Paolo Del Debbio. Lo zio di Sarah Scazzi ha ancora una volta confermato la sua colpevolezza e ha difeso le due donne in carcere:

Sono triste pensavo che uscissero. Loro non c'entrano niente, sono innocenti. Ci vuole pazienza, prima o poi escono. Non so quanto staranno dentro.

Misseri si rivolge ai pm e si accusa della morte di Sarah Scazzi

Poi Michele Misseri alla disperata ricerca di convincere ancora una volta dell’innocenza di Sabrina e Cosima ha detto:

Non è vero che siamo stati in tre a commettere il delitto, nemmeno nella fase finale. Loro non ci vogliono credere. Cosima e Sabrina non hanno mentito. Spero che riconoscano la loro innocenza e la mia colpevolezza. Io sono pronto per questo: prima avevo paura di giudici e carabinieri, ora non ho paura di nessuno. Loro dicono che siamo stati in tre, ma non c'è nessun tre.

Gli inquirenti sembrano non credere alle dichiarazioni di Michele, eppure l’uomo si accusa di ogni crimine e questo porterebbe alla conclusioni delle indagini immediatamente. Ma si pensa che l’uomo stia coprendo le sue familiari per puro spirito di sacrificio.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views