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Mirigliani: “Discriminazione diffamatoria contro Miss Italia, si umiliano le donne”

Patrizia Mirigliani si è lanciata in un’appassionata difesa di Miss Italia. Ha parlato di “uno tsunami di discriminazione diffamatoria”. Le critiche verrebbero da chi “denigra il nazional popolare e, nel privato, umilia le belle ragazze”. L’opposizione al concorso sarebbe iniziata quando il padre Enzo è morto, lasciando Miss Italia nelle mani delle donne della famiglia.
A cura di D.S.
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In occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto "Donne, stop alla violenza", svoltasi nella Sala degli Atti  parlamentari della Biblioteca "Giovanni Spadolini", Patrizia Mirigliani ha difeso "Miss Italia". Ha denunciato:

“La discriminazione, strisciante e diffamatoria, come uno tsunami, che si è abbattuta negli ultimi anni sul concorso”.

Ha tracciato il profilo delle persone che tendono a scagliarsi contro un concorso che è parte integrante della storia televisiva del nostro Paese:

“Miss Italia è apprezzata da tutti tranne che dai radical chic con la puzza sotto il naso, che denigrano il nazional popolare e che, nel privato, umiliano con i loro atteggiamenti le ragazze giovani e belle (perché si dà il caso che le scelgano belle) e che magari sono alla ricerca di un lavoro. Siamo qui per concentrarci sulla violenza psicologica  che le donne subiscono ogni giorno sotto mille aspetti, sulle difficoltà e sui pericoli che le ragazze incontrano quando decidono di tentare in modo corretto la carta del mondo dello spettacolo.  Posso dire a testa alta che le nostre miss gareggiano, facendo sfoggio della loro bellezza ma anche del loro talento, come dimostra il gran numero di chi, ogni anno, ancora oggi, è impegnata  in televisione, nello spettacolo e nel giornalismo”.

"Sono stata ostacolata dopo la morte di mio padre"

Patrizia Mirigliani ha spiegato, infine, che le critiche nei confronti del concorso si sono scatenate a partire dalla morte di suo padre.

“Io, mia madre e mia sorella  siamo eredi di un marchio che, finché era nelle mani di un uomo, è stato super tutelato, ma da quando gli siamo succedute – sarà un caso –  siamo state ostacolate  in ogni modo, nonostante il concorso sia unanimamente amato perché la gente ha constatato la grande onestà che lo regola, senza mai uno scandalo in 76 anni di vita”.

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