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Milly Carlucci vuole condurre l’Eurovision Song Contest: “Mi interessa molto”

La conduttrice di Ballando con le Stelle si lascia scappare nel corso di un’intervista una frase che può essere un indizio sul prossimo Eurovision in Italia: “Io vengo da Giochi Senza Frontiere, il primo progetto europeo, inventato per supportare l’Europa”. E se fosse lei ad affiancare Alessandro Cattelan per ESC 2022?
A cura di Andrea Parrella
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Milano, Torino, Bologna, Rimini e Pesaro. Sono cinque le città candidate a ospitare l'Eurovision Song Contest che torna in Italia per la prima volta dopo 30 anni. Se la location è ancora tutta da definire, la conduzione sembra indirizzata verso la scelta di Alessandro Cattelan, come Stefano Coletta e lo stesso conduttore di Da Grande avevano lasciato intendere nelle ultime settimane.

Milly Carlucci si candida a Eurovision

Ma c'è un nuovo nome che si aggiunge alla lista dei papabili, con l'autocandidatura spontanea di Milly Carlucci. L'occasione è un'intervista che la conduttrice di Ballando con le Stelle ha rilasciato a Leggo, in cui non ha negato un certo interesse per la manifestazione che andrà in scena il prossimo maggio, ricordando alcuni dettagli del suo curriculum: "È un progetto bellissimo, io vengo da Giochi Senza Frontiere, il primo progetto europeo, inventato per supportare l’Europa. È un tipo di argomento che mi interessa molto". 

Cattelan e Carlucci in coppia?

In effetti il riferimento adottato da Milly Carlucci è opportuno perché ricordo le caratteristiche che dovrebbe avere chiunque ambisca a presentare l'evento, vale a dire la capacità di parlare fluentemente in inglese, trattandosi di una conduzione internazionale. Cosa che rientra nelle sue competenze e che la rende forse il solo volto della "vecchia scuola" Rai ad essere adatto per affrontare questa sfida. Magari affiancando proprio Cattelan e dando vita a una coppia che unisce le generazioni.

Non è un caso che, tra i nomi ipotizzati per conduzione nei mesi scorsi, dopo la vittoria dei Maneskin, c'era quello della compianta Raffaella Carrà, scomparsa lo scorso luglio, vista la sua popolarità trasversale, ma anche la capacità di sapersi destreggiare con diverse lingue. Che quello di Milly Carlucci sia il nome in grado di traghettare il grande pubblico verso un evento che è stato spesso respingente proprio per il fattore linguistico?

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