video suggerito
video suggerito

Militari italiani e le presunte torture in missione di pace a Nassiriya

“Le Iene” tornano a parlare delle presunte torture che i militari italiani avrebbero fatto ad alcuni uomini iracheni nel corso di una missione di pace. Torture assolutamente vietate dall’Onu.
A cura di Fabio Giuffrida
15 CONDIVISIONI

Immagine

"Le Iene" tornano a parlare di un fatto agghiacciante: nel corso delle missioni di pace i militari italiani avrebbero torturato alcuni uomini iracheni. Stando alle testimonianze del programma di Italia 1, qualcuno sarebbe stato visto nudo, altri vestiti; qualcuno era inginocchiato, altri coi piedi incrociati e mani chiuse con fascette da elettricista. Si tratta dunque di presunti interrogatori-tortura vietati dall'Onu: uno stretto collaboratore del generale che comandava il contingente di Nassiriya ha addirittura confermato che questi presunti prigionieri avrebbero dovuto parlare a tutti i costi. Le torture sarebbero continuate fino a quando non avrebbero detto ciò che i militari si aspettavano. Trattati "come le galline", "allo stato brado"; sarebbero stati applicati anche gli elettrodi, esattamente come avvenne nel 1997 in Somalia quando venivano applicati gli elettrodi ai genitali affinché i prigionieri perdessero i sensi. Testimonianza che si deve principalmente a Michele, paracadutista che ha denunciato tutto poiché non ha mai accettato queste regole: "Ho sentito parlare nel campo che qualche prigioniero è morto".

Immagine

Dell'attentato di Nassiryia del novembre 2003 sarebbero stati avvertiti i militari visto che l'8 Novembre, quattro giorni prima, sarebbe arrivato un messaggio da parte degli americani: "Occhio, siete a rischio attentato!". Stando sempre ai testimoni intervenuti a "Le Iene", l'attentato sarebbe stato rimandato visto che "qualcuno gli avrebbe detto di farlo il giorno dopo", forse per non colpire tutte le persone presenti in quel momento nella base militare italiana.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views