Michelle Hunziker a processo per diffamazione, il legale: “Fu vittima di ricatto sessuale”
Denunciata per diffamazione dall'imprenditore Rodolfo Mirri, Michelle Hunziker rischia sei mesi di reclusione, richiesti dalla Procura di Rimini in merito a una dichiarazione che la showgirl rilasciò in un servizio di ‘Striscia la Notizia' nel 2010 su Mirri, suo ex agente: "Ero ad inizio carriera, ancora minorenne. Rody Mirri mi propose di lavorare per lui. Voleva che andassi a letto con lui, ma io non ho mai ceduto. Mi diceva: se vuoi continuare a lavorare con me, devi venire a letto con me, ti farò diventare famosissima. Insomma, era un vero a proprio ricatto". Mirri veniva dipinto dal servizio del tg satirico come un adescatore e ricattatore sessuale, tanto che anche l'inviato Max Laudadio è stato denunciato dal talent scout (per reati tra cui violazione di domicilio e discredito e ostacolo all'attività professionale): la procura ha chiesto per lui addirittura un anno e quattro mesi.
In attesa del processo, che inizierà il 22 luglio, arriva la prima risposta di Michelle Hunziker alle accuse che potrebbero addirittura costarle il carcere, per mezzo del suo avvocato (nonché amica) Giulia Bongiorno:
Michelle ha denunciato con la sua forza e autenticità i ricatti di cui sono vittime molte giovani donne che entrano nel mondo dello spettacolo. È surreale che per questo si finisca sul banco degli imputati. Crediamo nella giustizia e non smetteremo mai di credere che il primo nostro dovere è non avere paura di denunciare.
La conduttrice, insomma, non cambia la sua dichiarazione nei confronti di Mirri, la cui denuncia risale al 2014. Si attende dunque l'esito del processo, cui seguiranno peraltro gli altri due canonici gradi di giudizio prima di arrivare a sentenza definitiva.