Michelle Hunziker a processo, chiesti 6 mesi di reclusione per diffamazione
Michelle Hunziker e uno dei volti più popolari di Striscia la notizia, l'inviato Max Laudadio, rischiano la reclusione per diffamazione nell'ambito di una storia andata in onda per il tg satirico nel 2010. La Procura di Rimini ha chiesto oggi, nell'aula in cui si è svolto il processo, un anno e 4 mesi di reclusione per l'inviato della trasmissione satirica e sei mesi per la showgirl e conduttrice svizzera. I due sono stati denunciati da Rodolfo Mirri, imprenditore e talent scout con società a Riccione, luogo in cui si svolse il servizio di "Striscia" che inviò finte aspiranti modelle per realizzare un servizio trappola in cui l'imprenditore veniva presentato come un adescatore e ricattatore sessuale.
Rodolfo Mirri ha chiesto un risarcimento pari ad un milione e mezzo mentre Michelle Hunziker dovrà rispondere solo di diffamazione. Max Laudadio, una sua collaboratrice e due finte clienti di Mirri, dovranno rispondere anche di violazione di domicilio, sostituzione di persona, interferenze illecita nella vita privata e discredito e ostacolo all'attività professionale. Il processo è stato rinviato al 22 luglio per repliche e sentenze.
"Quel servizio mi ha rovinato la vita"
Rodolfo Mirri già nel settembre 2015, davanti al giudice, respinse ogni accusa. Come riporta il Trentino – Corriere delle Alpi:
Quel servizio mi ha rovinato la reputazione e la vita. Avevo tanti progetti in cantiere, tra i quali sfilate a Shangai, tutto saltato dopo quel servizio. Non sono vere le accuse che mi ha rivolto Michelle.
Michelle Hunziker, intervistata da Max Laudadio in quel servizio del 2010, raccontò di un episodio successo quando lei era ancora diciassettenne:
Mi disse: ‘Se vuoi continuare a lavorare con me, devi venire a letto con me. Mirri è un incubo, facevo la modella e avevo 17 anni. Quando feci la pubblicità della ‘Roberta', che fece un bel po' di clamore, mi propose di lavorare con lui, mi diceva: ‘Ti farò diventare famosissima'.