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Mentana ricorda la morte di Eluana Englaro: “Canale 5 trasmetteva il GF, mi sono dimesso”

Ospite del programma ‘L’intervista’ di Maurizio Costanzo, Enrico Mentana ha ricordato il caso di Eluana Englaro. Era il 9 febbraio 2009, quando la giovane morì a seguito dell’interruzione dell’alimentazione artificiale, dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo. La sua storia aveva scosso l’opinione pubblica. Al momento della morte, Canale 5 trasmetteva una puntata del ‘Grande Fratello’ che non venne interrotta per dare la notizia. Enrico Mentana, indignato, rassegnò le sue dimissioni.
A cura di Daniela Seclì
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Enrico Mentana è stato ospite della puntata de ‘L'intervista‘ trasmessa giovedì 17 novembre. Nel salottino di Maurizio Costanzo ha spiegato cos'è la ‘passionaccia' per lui:

"La passionaccia è quella che io ho per il mio lavoro, per questa sorta di missione laica e senza ordini se non quello professionale. È fatta di fiuto, di narcisismo, di voglia di fare, di impegno civile, quell'impasto che è il giornalismo".

Nel corso della lunga intervista è tornato a parlare del caso di Eluana Englaro. Era il 2009 quando la morte della giovane si intrecciò con la vicenda professionale del giornalista.

Il caso di Eluana Englaro

Eluana Englaro era nata il 25 novembre 1970. Il 18 gennaio 1992 – a poco più di 21 anni – la ragazza ebbe un incidente stradale che causò gravissime lesioni craniche e la paresi di tutti e quattro gli arti. Quando i soccorsi arrivarono, Eluana era in coma. Rimase in quello stato per alcuni mesi, poi uscì dal coma. Le lesioni riportate, però, erano talmente gravi che la studentessa risultò essere in stato vegetativo. Non interagiva, dunque, con il mondo esterno e sembrava versare in una condizione di incoscienza. Per 17 anni la sua vita continuò in queste condizioni, mentre veniva alimentata tramite nutrizione artificiale con un sondino. La famiglia, una volta presa consapevolezza della situazione di Eluana, cominciò una lunga battaglia per interrompere ciò che veniva percepito come un accanimento terapeutico. Beppino Englaro, il padre della ragazza, sin dal 1999 avviò una battaglia giudiziaria per chiedere la sospensione dell'alimentazione artificiale e delle terapie. In Italia, si accese il dibattito che vide l'opinione pubblica dividersi tra chi riteneva giusta la posizione della famiglia e chi si opponeva fermamente per un presunto venir meno del rispetto della sacralità della vita. La vicenda umana di Eluana Englaro si concluse il 9 febbraio 2009.

Eluana Englaro muore, la tv trasmette il ‘Grande Fratello'

Eluana Englaro si è spenta il 9 febbraio 2009 a seguito dell'interruzione della nutrizione artificiale. Secondo quanto dichiarato dalle sue amiche, quando era in vita, la ragazza aveva affermato che avrebbe preferito morire anziché vivere senza la consapevolezza di sé e del mondo esterno. La morte di Eluana Englaro ha segnato uno dei momenti più emotivamente intensi della cronaca italiana. Quando la giovane è deceduta, su Canale 5 era in onda una puntata del ‘Grande Fratello', che non venne interrotta nemmeno per dare la notizia. Per questo, Enrico Mentana rassegnò le sue dimissioni. Ai microfoni di Maurizio Costanzo ha ricordato l'angoscia di quel giorno:

"Il 9 di febbraio del 2009 accadde una cosa sulla quale ancora ci si lacera, ossia la morte di Eluana Englaro. Una storia umana terribile che in quei giorni era diventata la vicenda su cui la politica si interrogava. Eluana è morta e le iniziative politiche si sono fermate. Nel pieno del fervore di quella battaglia, io dissi ‘facciamo qualcosa'. C'era il Grande Fratello e io già ritenevo non fosse bello stare lì a divertirsi. Dopo avrei dovuto fare una puntata di Matrix sull'argomento con ospiti un religioso e Filippo Facci. Stavo scrivendo i miei appunti, alzo lo sguardo e vedo su Canale 5 una ragazza del Grande Fratello che piange. Pensavo li avessero avvertiti dell'accaduto e che quello fosse un sentimento scaturito dalla notizia della morte di Eluana Englaro e invece piangeva perché l'avevano eliminata. Così mi sono dimesso. Lì è finita la mia avventura a Mediaset".

Mentana: "Prima di morire, mio padre ha visto che avevo intrapreso la strada giusta"

Enrico Mentana ha raccontato di aver iniziato la sua carriera come correttore di bozze presso la Gazzetta dello Sport, il giornale dove lavorava suo padre Franco Mentana. Commosso, ha dichiarato:

"Negli anni mi hanno chiesto di dirigere la Gazzetta dello sport ma non ci sono mai andato perché quello è il giornale dove lavorava mio padre. Mio padre era contento della mia carriera. Lui era nato in fondo alla Calabria, per studiare aveva fatto il seminario. Poi andò all'Orientale a Napoli. Dopo la guerra iniziò a scrivere sull'Unità. Mio padre si è dovuto costruire la possibilità di diventare qualcosa, io ho fatto solo il mestiere che ha fatto mio padre. A me piace che lui abbia visto che avevo intrapreso la strada giusta, dirigevo il TG5 quando lui è mancato".

Mentana: "Berlusconi ha inventato la tv commerciale, Grillo è super vincente"

Enrico Mentana ha detto la sua su alcuni dei personaggi politici italiani e sul nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump:

"Silvio Berlusconi ha fatto tante cose diverse nella vita e quando le ha intrecciate non è mai stato un bene per lui. Lui ha inventato la televisione commerciale in Italia, poi la politica è come lo sport, tu fai il tifo per uno o per l'altro. Lui ha messo la sua passione. È stato l'alternativa vincente di un centro sinistra…lui ha inventato il centro destra in Italia. Vladimir Putin è un uomo di potere ma come ci è arrivato al potere? Il suo è stato una sorta di golpe bianco, ma sa governare. Beppe Grillo è l'altra faccia di Berlusconi, lo abbiamo conosciuto con Berlusconi sul set. È un super vincente. Con il Movimento 5 Stelle ha saputo avvertire il vento del cambiamento. Verrà studiato, si è inventato un movimento dal basso, attraverso il web, con i limiti che sappiamo, nascendo come comico, ma con le sue battaglie civili è diventato il capo di un partito che attualmente è il primo. Donald Trump vince quando perdono gli altri. Non sono un estimatore di Trump, ma lui rappresenta la sconfitta della Clinton che stava sulle scatole a tutti. Trump viene dalla televisione e ha sfruttato la sua popolarità e il fatto di non essere un politico. Renzi ha scalato il Partito Democratico come Trump ha scalato quello Repubblicano, dall'esterno".

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