Melissa Satta: “In Italia sembra sia una colpa aver fatto ‘Striscia la notizia’, io ne vado fiera”
In una lunga intervista rilasciata a ‘Grazia', Melissa Satta ha parlato delle difficoltà che incontra nel conciliare i due mondi nei quali lavora, quello delle passerelle e quello del piccolo schermo. Inoltre, ha parlato di pregi e difetti della notorietà e di quel lato del suo carattere squisitamente maschile.
I pregiudizi sul lavoro
Melissa Satta ha spiegato che a volte i due mondi in cui lavora – quello della tv e quello della moda – vengono percepiti come inconciliabili: "Ancora adesso mi sento dire che sono troppo commerciale, televisiva: ma non è vero. Perché dobbiamo avere queste barriere? Kim Kardashian è il più commerciale dei personaggi televisivi e, però, la vediamo anche sulle copertine delle riviste di moda. In Italia sembra sia una colpa avere fatto ‘Striscia la Notizia‘. Sì, l’ho fatto e ne sono fierissima: tutta la mia popolarità viene da lì. Per me è stato bello, mica mi sono sentita sminuita a essere una velina".
Notorietà, croce e delizia
La modella ha anche elencato pregi e difetti dell'essere un personaggio pubblico: "I pregi sono tantissimi se, come a me, ti piace esibirti, essere sotto gli occhi di tutti. Il grande svantaggio è che, nel momento in cui vorresti intimità, non ce l’hai più. Mi manca poter andare a cena fuori con mio marito. Anche passeggiare al parco con Maddox è complicato. Lui è piccolo, non sa che cosa vuol dire essere famosi, a volte quando mi fermano per fare una foto si spaventa e si mette a piangere. E io, in quel momento, vorrei essere solo ‘Melissa la mamma', non il personaggio televisivo".
Melissa Satta nella vita è un maschiaccio
Infine, Melissa Satta ha spiegato di trovarsi bene con gli uomini proprio perché lei per prima ha dei lati caratteriali maschili: "Adoro i maschi, con loro ho sempre avuto ottimi rapporti. Da piccola, i miei migliori amici erano maschi, anche adesso ho tante cose in comune con loro, prima di tutto con mio marito. Sono un maschiaccio: giocavo a calcio, sulla fascia sinistra del campo, e conduco programmi di calcio da una vita. Mi vestirei sempre in tuta, se potessi. Sono maschile anche nel modo di ridere e divertirmi".