Melissa Satta: “Il razzismo è una malattia, come la malaria”
Melissa Satta, questo pomeriggio, è stata ospite di Verissimo, per parlare del delicato tema del razzismo. La showgirl ha voluto precisare che comunque non occorre fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono tifosi, infatti, che sono perfettamente in grado di sostenere la loro squadra, senza scadere in insulti inaccettabili.
"Il razzismo è un atto d'ignoranza, non tutti i tifosi sono così, ma ci sono persone ignoranti che usano questi modi di offendere inaccettabili"
La Satta, poi, ha tenuto a chiarire i motivi che hanno portato il suo fidanzato Kevin-Prince Boateng, a lasciare l'Italia.
"Lo ha fatto solo per motivi calcistici, non è come qualcuno ha detto che se n'è andato per i cori razzisti"
Silvia Toffanin, poi, ha voluto usare le parole scritte da Boateng per definire la vergogna del razzismo:
"Il razzismo non va via da solo, se non lo fronteggiamo dilagherà, è come un virus pericoloso e infettivo"
Il calciatore fa un paragone molto evocativo. Secondo lui il razzismo è una vera e propria malattia, come la malaria. La sua fidanzata porta una testimonianza molto forte. Confida, infatti, alle telecamere di Verissimo, che a Berlino c'erano aree in cui Boateng non poteva andare, perché potevano rappresentare un pericolo per le persone di colore.
Silvia Toffanin, poi, ha chiesto a Melissa, come abbia accolto la notizia che il fidanzato avrebbe lasciato il Milan.
"Da tifosa mi dispiace che abbia lasciato il Milan ma da fidanzata voglio appoggiare le sue scelte"
E quando le viene chiesto se ha in programma di mettere in cantiere un figlio, risponde:
"Ci sto pensando"