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Mediaset vende Premium ai francesi di Vivendi: raggiunto l’accordo

Mediaset cede l’intera struttura della pay-tv alla francese Vivendi (l’11% acquisito dalla spagnola Telefonica). Piersilvio Berlusconi: “La famiglia Berlusconi non si disimpegna dal settore dei media”.
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Aggiornamento 8 aprile 2016 – Le due società, riporta Repubblica, hanno spiegato di aver raggiunto un accordo "strategico industriale" che include la vendita della quota del Biscione nella pay-tv Mediaset Premium (l'89% della pay-tv, mentre il restante 11% è stato acquistato dagli spagnoli di Telefonica per 100 milioni). Le parole di commento sono affidate a Pier Silvio Berlusconi: "Se mi chiedete se questo sia il primo passo per il disimpegno della famiglia Berlusconi nel settore dei media la risposta è assolutamente no e lo dico con convinzione assoluta. La volontà è di investire e spingere, prova ne sono gli investimenti in radio, Libri e Banzai. E' un primo passo verso un'apertura europea". L'accordo tra Mediaset e Vivendi prevede uno scambio azionario di un pacchetto del 3,5% del capitale con Vivendi. L'accordo tra i due soggetti prevede una collaborazione "una partnership industriale a livello internazionale, da una parte sviluppando insieme varie iniziative per la produzione e la distribuzione di ambiziosi contenuti audiovisivi, e dall'altra di creare una piattaforma globale televisiva OTT". Nel dettaglio, Mediaset e Vivendi tratta di unire le piattaforme Over the top, che forniscono contenuti attraverso il web: da una parte Infinity, il servizio di Mediaset, e dall'altra Watchever per i francesi. Come noto, l'obiettivo è sostanzialmente quello di affrontare l'apparentemente inarrestabile avanzata di Netflix nel sud Europa.

Mediaset è in procinto di vendere Premium alla media company francese Vivendinell'ambito di un affare che si aggira intorno ad una valutazione pari ad 800 milioni di euro. La notizia bomba è stata lanciata dall'edizione cartacea odierna di Tuttosport, che rivela che l'annuncio ufficiale potrebbe arrivare già da questa settimana. Si tratterebbe di un accordo storico che consentirebbe alla compagnia di proprietà del magnate francese Vincent Bolloré di entrare nel mercato italiano dalla porta principale, visto che Premium detiene l'esclusiva della Champions League fino al 2018. Mediaset si libererebbe in un sol colpo di Premium e delle quote della società spagnola Telefonica. 

Mediaset Premium a Vivendi: ecco cosa cambia

L'operazione che porterebbe Premium sotto la gestione della francese Vivendi presenta una serie di cambiamenti atti a contrastare non solo il concorrente diretto Sky, ma anche la internet tv Netflix. Ai posti di comando ci dovrebbe essere ancora PierSilvio Berlusconi, che farà parte del Consiglio d'Amministrazione della nuova aziende. L'operazione sarebbe un vero affare per Mediaset visto che i ricavi reali che la società di Cologno Monzese ha avuto dopo l'investimento dei diritti di Champions League non sono stati soddisfacenti, grazie anche alla controffensiva di Sky che è riuscita a mantenere i suoi abbonati e inventarsi strade alternative per raccontare la più importante competizione a livello europeo.

Nell'accordo però ci finirà tutto il pacchetto completo, dai dipendenti ai diritti di visione, quindi per un abbonato a Mediaset Premium non cambierà assolutamente nulla. Resta da capire quali saranno i vantaggi reali di Vivendi, che potrà sì contare sulla Champions League in esclusiva, ma non sull'Europa League che sarà appannaggio di Sky fino alla stagione 2017/18, proprio come i diritti Champions di Mediaset. Il 2018 sarà l'anno in cui si rimescoleranno ancora le carte, nel frattempo però l'offerta europea per il calcio italiano rischia di essere quanto più frammentaria e caotica possibile visto che, con ogni probabilità, finiranno in Europa League due tra le squadre con più tifosi in Italia e nel mondo, il Milan e l'Inter.

Un accordo tra Sky e Mediaset è possibile

Si può dire completa un'offerta che non comprende le partite in Europa delle due squadre di Milano? Decisamente no. Ecco perché non è da escludere un accordo, un patto di "non belligeranza" tra la futura nuova proprietà e Sky per la cessione di parte dei propri rispettivi diritti, al fine di garantire ai propri abbonati un'offerta finalmente completa. In questo modo scegliere un pacchetto per uno spettatore, sarebbe solo una questione di qualità del servizio.

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