“Max non è un malato, è un disabile”, la madre ospite de “La Vita in Diretta”

Una puntata riparatrice de "La Vita in Diretta" che ha ospitato in studio Lucrezia, la madre di Max Tresoldi, il ragazzo rimasto disabile dopo i 10 anni di coma. Soltanto due giorni fa Alda D'Eusanio, dopo un collegamento in diretta proprio con la famiglia Tresoldi, aveva dichiarato con leggerezza: "Quella non è vita". Il caos che si è generato è stato immenso, con Franco Di Mare e Paola Perego che hanno subito preso le distanze dalla dichiarazione della D'Eusanio che, oggi ad Adnkronos, rivela di aver detto "solo quello che penso".

La signora Lucrezia è intervenuta in studio, per raccontare il suo calvario e la rinascita di Max:

Anche quando me l'hanno descritto come un tronco morto, noi non ci siamo mai arresi. In quel momento prendemmo la decisione di portarlo a casa con noi, in quel momento abbiamo detto ‘O la va, o la spacca'.

In studio anche la dott.ssa Leonardi che ha rivelato che casi come quelli di Max Tresoldi sono più unici che rari:

Conosciamo ancora poco di cosa avviene in uno stato neurovegetativo, ciò che manca a questi pazienti è la capacità di comunicare attraverso i sistemi di comunicazione tradizionali. Per questo non possiamo dire, a priori, se questi pazienti sono in grado di sentire, vedere e capire gli stimoli che noi dall'esterno gli diamo.

Franco Di Mare, in studio, pone l'accento sul fatto che famiglie come la Tresoldi, sono famiglie lasciate sole al loro destino.

Un grande aiuto è stato dato dagli amici di Max, che lo hanno portato allo stadio, in vacanza, dovunque. Max non è un malato, Max è un disabile, solo un disabile.

Nonostante la D'Eusanio resti della sua idea, come ha confermato anche oggi all'Adnkronos, è importante ancora una volta ribadire che Max Tresoldi non è un malato, è solo un disabile. Max capisce, recepisce e reagisce agli stimoli esterni.