Mauro Corona: “Questa sarà la mia ultima stagione di Carta Bianca, sono un cattivo esempio”
Mauro Corona è senza dubbio uno dei personaggi più noti della tv. Il volto dell'alpinista e scrittore è ormai tra i più frequenti sul terzo canale della Rai, dove è ospite fisso di Bianca Berlinguer e del suo show Carta Bianca. Chiamato ad intervenire su questioni di carattere pubblico e sociale, oltre che ad esprimere i suoi pareri in fatto di politica, Corona non si è mai risparmiato nell'esternare giudizi anche lapidari alle volte, finendo spesso al centro di polemiche. In un'intervista rilasciata a La Repubblica, quindi, ha dichiarato che la sua esperienza in televisione è finita, quella che avrà inizio a settembre sarà la sua ultima partecipazione fissa in tv.
La scelta di abbandonare la tv
Una decisione definitiva quella del noto autore che ha decretato così la fine delle sue comparse sul piccolo schermo. Nell'intervista rilasciata al quotidiano svela i motivi che lo hanno portato ad abbracciare questa scelta inaspettata, sebbene più volte Corona abbia dichiarato che la televisione non è il mezzo di informazione che preferisce, lo ha più volte ritenuto "tremendo" e forse, anche per questo, ha deciso di allontanarsene:
Ho capito di poter fare a meno anche della televisione. Quella che comincia l’8 settembre sarà la mia ultima stagione in video. Ho firmato un contratto, 500 euro a puntata, devo rispettarlo per necessità famigliari (…) Ma l’istinto mi dice che ormai sono già visto e che non posso più fare la foglia di fico stesa sopra il vuoto. Appena libero, tornerò a riempire la mia fontana, rimasta secca.
Mauro Corona dichiara di essere un cattivo esempio
Ma l'alpinista aggiunge altri motivi che lo hanno spinto a capire che il suo tempo sul piccolo schermo si era ormai esaurito. Motivazioni che attingono a piene mani dalla sua storia personale, dall'uomo in cui la vita lo ha trasformato in questi anni. Un uomo che soffre di dipendenze e che con molta sofferenza lo ammette, constatando che la sua condizione può essere di peso non solo per sé stesso, ma anche per chi lo circonda e a questo proposito dichiara: "Io sono un cattivo esempio, figlio di pessimi esempi. Dipendo dall’alcol, per questo mi accompagna la tentazione del suicidio. Finito questo colloquio vado al bar a bere. E’ orrendo: distruggo me e le persone che mi restano vicino. Non dico che smetterò: mi terrorizza sapere di non volerlo fare. Il punto è che non si può diventare i bambini che non si è stati. Agli altri chiedo solo di essere diversi da me".