Maurizio Pistocchi lascia Mediaset dopo 35 anni: “La Juve mi ha allontanato, nessuno l’ha smentito”
Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo che ha fatto la storia del calcio raccontato sulla televisione commerciale, lascia Mediaset dopo 35 anni di servizio. In verità, il giornalista era già da un po' di tempo che nella sua azienda era stato ridimensionato per le sue espressioni e la sua professionalità, da sempre libero pensatore, onesto intellettualmente. A fine giugno, scadrà il contratto con Mediaset e allora sarà forse il caso di ripartire da altri lidi. Lo annuncia così su Twitter: "Non potendo farlo singolarmente, desidero ringraziare tutti quelli che oggi hanno voluto farmi gli auguri per il mio compleanno. Il 30/6, dopo 35 anni, finirà la mia storia lavorativa in Mediaset e,dal 1/7,sarò libero di iniziare nuove sfide. Oppure di dormire Grazie ancora".
Le parole di Maurizio Pistocchi
Ma le parole più dure, Maurizio Pistocchi le riserva in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, confermando l'ostracismo nei suoi confronti e le pressioni fatte all'epoca dalla dirigenza della Juventus per allontanarlo dalle trasmissioni che contano: "Nessuno ha mai smentito questa ricostruzione, quindi evidentemente era vera. Certo è perlomeno strano che un’azienda preferisca pagare dei collaboratori esterni piuttosto che utilizzare un suo dipendente. E comunque mi meraviglia che un giornalista sia ritenuto così pericoloso da dover essere epurato".
Perché Maurizio Pistocchi è stato allontanato
Maurizio Pistocchi non ha mai nascosto le storture del calcio italiano. Vittima dell'epurazione con lui anche un altro giornalista come Paolo Ziliani:
Nel 2013 Brachino disse a me e a Paolo Ziliani che Andrea Agnelli gli aveva chiesto di toglierlo dai programmi: non so se fosse una boutade, ma l’anno dopo, una mail della segreteria il 13 agosto mi comunicò che non avrei più partecipato ai programmi sulla Champions. Non è un mistero inoltre che Albanese, capo della comunicazione della Juventus, abbia più volte fatto pressioni per ottenere l’allontanamento di giornalisti “scomodi”. Una delle grandi anomalie del calcio italiano è che la Juventus è la squadra più importante del nostro campionato, ma è anche proprietà di un’azienda che investe in pubblicità oltre 100 milioni di euro su radio, tv e giornali. Con un investitore tanto importante è inevitabile che ci sia chi ne tiene conto.
Il futuro cosa riserverà a Maurizio Pistocchi? La Rai o forse il nuovo corso di Amazon, dove sembrerebbe peraltro già destinato l'amico Sandro Piccinini.