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Maurizio Pistocchi denunciato da Mediaset dopo le accuse alla Juventus

Il giornalista aveva mosso pesanti accuse contro la sua ormai ex azienda, sostenendo di essere stato “epurato” negli ultimi anni su richiesta della Juventus, in quanto giornalista “scomodo”. L’azienda di Cologno Monzese reputa “gravi, false e diffamatorie“ le parole di Pistocchi, annunciando di voler dare “mandato ai propri legali di tutelare la propria immagine nelle competenti sedi giudiziarie“.
A cura di Andrea Parrella
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"Nessuno ha mai smentito che la Juve mi ha fatto fuori", così Maurizio Pistocchi ha parlato nelle scorse ore, lasciandosi andare a parole forti in in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. L'occasione è l'addio a Mediaset dopo 35 anni di collaborazione, molti dei quali trascorsi da separato in casa, visto che nel 2013 gli venne comunicato che non avrebbe più preso parte ai programmi sulla Champions. La ricostruzione di Pistocchi è quella di un sostanziale allontanamento frutto delle proteste della Juventus per i suoi commenti, come lui ha dichiarato: "Nel 2013 Brachino disse a me e a Paolo Ziliani che Andrea Agnelli gli aveva chiesto di toglierlo dai programmi".

Mediaset contro Pistocchi: "Accuse diffamatorie"

Parole che hanno suscitato un'immediata reazione di Mediaset. L'azienda di Cologno Monzese, attraverso un comunicato, definisce "gravi, false e diffamatorie“ le affermazioni del giornalista, smentendo l'esistenza di “presunte pressioni esterne e veti per ottenere il suo allontanamento". Da qui la decisione di dare "mandato ai propri legali di tutelare la propria immagine nelle competenti sedi giudiziarie“.

Le parole di Pistocchi contro la Juve

"Nessuno ha mai smentito questa ricostruzione, quindi evidentemente era vera", aveva detto Pistocchi nell'intervista, alludendo alla sua ricostruzione sulle presunte pressioni juventine per il suo allontanamento. Da anni, a conti fatti, Pistocchi è dipendente Mediaset, anche se non utilizzato dall'azienda: "strano che un’azienda preferisca pagare dei collaboratori esterni piuttosto che utilizzare un suo dipendente. E comunque mi meraviglia che un giornalista sia ritenuto così pericoloso da dover essere epurato". Pistocchi, che dalla prossima stagione potrà trovare altre collocazioni per commentare le vicende calcistiche, ha fatto nomi e cognomi, spiegando quale sia, a suo modo di vedere, la dinamica attraverso la quale la Juventus imporrebbe il suo soft power sul racconto televisivo del calcio:

Non è un mistero inoltre che Albanese, capo della comunicazione della Juventus, abbia più volte fatto pressioni per ottenere l’allontanamento di giornalisti “scomodi”. Una delle grandi anomalie del calcio italiano è che la Juventus è la squadra più importante del nostro campionato, ma è anche proprietà di un’azienda che investe in pubblicità oltre 100 milioni di euro su radio, tv e giornali. Con un investitore tanto importante è inevitabile che ci sia chi ne tiene conto.

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