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Maurizio Crozza attacca Roberto Bossi e Belsito nella copertina di Ballarò

L’irriverente comico ligure ha preso di mira Roberto Libertà Bossi, figlio del senatur condannato per un gavettone pregno di candeggina, e il tesoriere Belsito. Menzione anche per Calearo, definito “una specie di Gandhi” e per il viaggio di Monti in Cina,
A cura di Giuseppe Senese
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 Maurizio Crozza nella copertina di Ballarò del 3 aprile 2012

L'introduzione della copertina di questa puntata di Ballarò non poteva non essere dedicata a Roberto Bossi, condannato per un gavettone alla candeggina lanciato contro un militare di Rifondazione. Maurizio Crozza ha introdotto il tutto ironizzando sulla ribalta mediatica di un'altro figlio di Bossi, fin'allora poco conosciuto, parlando addirittura di "allevamento" e di "vivaio" di figli.

Il comico ha poi analizzato le dure parole di Borghezio nei suoi confronti: il politico ha pesantemente attaccato Crozza, dichiarando che "non appartiene alla razza umana"; la risposta di Maurizio è stata immediata, allacciandosi subito allo scandalo di Francesco Belsito, il tesoriere della Lega dimessosi dopo le accuse di truffa e di appropriazione indebita. Crozza ha infatti dichiarato che "se lui non apparteneva alla razza umana, Belsito apparteneva alla razza ladra", esprimendosi in un simpatico gioco di parole concernente, appunto, la gazza ladra.

Il comico ha continuato il suo show parlando di Calearo, definendolo "una specie di Gandhi", e in seguito, "il gandhissimo Calearo. Crozza ha infine chiuso la copertina con l'approdo di Monti in Cina e con l'imminente arrivo delle festività pasquali: se inizialmente l'Italia avrebbe dovuto investire sul nostro paese, dopo tutti gli scandali riguardanti la corruzione di questo periodo, la Cina dovrebbe in realtà "investire il paese".

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