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Maurizio Costanzo: “L’Aldilà? Speriamo che ci sia una tv con cui lavorare”

Maurizio Costanzo intervistato da “Il Giornale” si racconta: “Io sono parzialmente credente e spero che nell’Aldilà ci sia una tv, pubblica o privata, con cui lavorare”.
A cura di G.D.
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"L'Aldilà? Spero ci sia almeno una tv con cui lavorare". La frase l'ha pronunciato il marito di "Nostra Signora delle Televisioni" Maria De Filippi, l'uomo che è un pezzo di storia delle trasmissioni degli ultimi 50 anni, il grande Maurizio Costanzo. Intervistato da Eleonora Barbieri per Il Giornale, nel suo studio a Roma in zona Prati, Maurizio Costanzo racconta la sua "terza giovinezza" professionale, lavorando dalle 9 del mattino alle 9 della sera perché "ho paura di annoiarmi". La genesi di uno dei giornalisti televisivi più importanti d'Italia fa venire i brividi, è un racconto di altri tempi e altri luoghi:

A 14 anni scrissi a Montanelli. Un giorno all'ora di pranzo suonò il telefono ed era lui: mi diede appuntamento per il giorno dopo al Corriere , qui a Roma. Io ovviamente marinai la scuola e ci andai. Mi disse che era un lavoro difficile, ma se c'era la passione…Da allora ho rivisto Montanelli molte volte, l'ultima aveva 89 anni: mi ha sempre trattato come se avessi ancora 14 anni. Giuro.

Maurizio Costanzo conduttore di "Bontà loro", quello che è stato il primo talk show d'Italia:

Se sono meglio di quelli di oggi? Sono cambiati, è un genere che si adatta a come lo vuol fare il conduttore. È un abito su misura. Mi piace il vicedirettore Porro, e mi piace Formigli. Santoro? Mi è sempre piaciuto, e poi è mio amico. Vespa? Lo guardo meno. È un grande professionista, però era il mio rivale come fascia oraria, quindi ho l'abitudine a non vederlo.

"Maria? Mi sgrida se mi vesto male"

Un aneddoto sulla sua vita di coppia con Maria De Filippi, quando la Barbieri chiede a Costanzo: "È vero che sua moglie Maria De Filippi le prepara i vestiti da mettere", il conduttore risponde così:

No. Però mi sgrida se vesto male, mi controlla. Fa bene. Gelosa? No, non credo proprio.

Poi la chiosa sull'Aldilà:

Non sono religioso ma vivo un mio percorso. Sono amico del cardinal Ruini, amavo molto parlare con lui e potrei definirmi parzialmente credente. Nell'Aldilà? Spero ci sia una tv, pubblica o privata, e che mi facciano fare qualcosa. Potrei chiamarlo "Cosa c'è dietro l'angolo".

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