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Matilde D’Errico sostituisce Asia Argento, è la nuova conduttrice di ‘Amore Criminale’

Nel corso della presentazione dei palinsesti Rai, è stata annunciata un’importante novità per ‘Amore Criminale’. Al timone della prossima edizione del programma ci sarà Matilde D’Errico, già ideatrice, autrice e regista della trasmissione di Rai3.
A cura di Daniela Seclì
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Mercoledì 28 giugno, nel corso della presentazione dei palinsesti Rai, si sono apprese tutte le novità sulla nuova stagione televisiva della tv pubblica. Una di queste interessa la trasmissione di Rai3 ‘Amore Criminale‘.

Il programma che mira a sensibilizzare gli spettatori sul tema della violenza sulle donne cambierà di nuovo conduzione. Dopo il passaggio di testimone da Barbara De Rossi a Asia Argento spetterà a Matilde D’Errico prendere le redini della trasmissione.

Chi è Matilde D'Errico, autrice storica di ‘Amore Criminale'

La scelta di puntare su Matilde D'Errico non è stata affatto casuale. È lei, infatti, ad aver ideato la trasmissione ‘Amore Criminale' insieme a Maurizio Iannelli e Luciano Palmerino. Nata a Venosa, in provincia di Potenza, nel 1971, ha molta esperienza in ambito televisivo. Laureata in Giurisprudenza a La Sapienza di Roma con una tesi in Filosofia del Diritto, ha frequentato il Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori organizzato da Rai Fiction. Dal maggio 2016 è autrice e regista della trasmissione ‘Frontiere' con Franco Di Mare. Inoltre, ha lavorato come autrice e regista anche in ‘Il Borgo dei Borghi, speciale Kilimangiaro', ‘Questioni di famiglia', ‘Così lontani così vicini', ‘I soliti sospetti', ‘Liberanti', ‘Reparto Trans', ‘Città Criminali', ‘Rebibbia G8', ‘Hotel Helvetia', ‘Residence Bastoggi', ‘Pronto Soccorso-H24' e ‘Tutto il male del mondo – Speciale Giulio Regeni'. Dal 2008 è stata nominata Ambasciatrice di Telefono Rosa.

Nel 2014 ha pubblicato il libro ‘L'amore criminale‘, dove ha raccontato le tante storie di violenza in cui si è imbattuta mentre lavorava alla realizzazione del programma di Rai3. In un'intervista rilasciata a TvBlog nel 2013, parlò dei tanti casi di violenza sulle donne che ogni giorno compaiono sui giornali e della paura che spesso costringe le vittime a soccombere davanti al carnefice:

"Da donna quello che mi colpisce è come noi donne in alcune situazioni perdiamo la nostra forza e ci lasciamo manipolare. Mi meraviglia come donne, anche in gamba e intelligenti, possano subire certe umiliazioni. Prima della violenza fisica c’è sempre una grande manipolazione psicologica. Gli atti di violenza fisica non spuntano mai all’improvviso, ma c’è sempre prima un lento e graduale processo di scivolamento nella perdita della stima di se stesse, per esempio. Cosa di cui la donna non si accorge subito. Gli uomini violenti sono uomini che capiscono perfettamente quale è il tallone di Achille, la fragilità della persona che hanno di fronte, e lì scavano, lì operano. È come un’asticella che ogni giorno si abbassa, ogni volta di più. Poi subentra la violenza. Spesso le donne non se ne vanno per paura, perché sono minacciate, perché hanno dei figli, perché non lavorano e non hanno i soldi per essere indipendenti, perché spesso sono sole in un paesino e le stesse famiglie d’origine non capiscono quello che sta accadendo alle proprie figlie".

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