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Verissimo 2020/2021

Massimo Ranieri: “Non mi sono mai sposato, sono rimasto bambino e ho bisogno di coccole”

Massimo Ranieri si è raccontato nel salotto di Verissimo. Il cantante ha spaziato dalla carriera alla vita privata. Ha svelato anche perché non è mai convolato a nozze.
A cura di Daniela Seclì
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Massimo Ranieri è stato tra gli ospiti della puntata di Verissimo trasmessa sabato 20 novembre. Il cantante ha parlato della sua carriera e della sua vita privata. Il 23 novembre uscirà la sua autobiografia "Tutti i sogni ancora in volo". Intanto, il 3 maggio, l'artista ha compiuto 70 anni. A riguardo ha dichiarato:

"Come va? Insomma, cominciamo ad andare meglio dopo questo periodaccio. Se ho festeggiato i 70 anni con gioia? Né con gioia, né con tristezza, ma con una presa di coscienza. Di non avere più 50 anni. Quando avevo 50 anni mi chiedevo: "Arriverò  a 70 anni?" È pesante, è tanta roba. Mi reputo fortunato, ci sono arrivato e tento di adeguarmi a questo numero che fa traballare un po' le gambe, sto cercando di dire: "Fai parte della mia vita, ti devo percorrere tutto, con l'aiuto del Padre Eterno"".

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Perché Massimo Ranieri non si è mai sposato

Massimo Ranieri ha ammesso di non essere mai stato in grado di dare stabilità alle donne che hanno fatto parte della sua vita. È sempre stato lasciato anche per vigliaccheria. Non aveva il coraggio di dire alle sue compagne che era finita:

"Ho sofferto, forse ho fatto soffrire e di questo mi duole molto. Io vivo e canto l'amore, per me è fondamentale. Mi hanno sempre mollato loro, forse perché noi uomini siamo un po' vigliacchetti, non abbiamo il coraggio di dire che è finita. Non ci va di soffrire più di tanto. Non abbiamo la forza di dire no. Non sono mai arrivato vicino al matrimonio. In me c'è un Giovanni che è rimasto bambino, ha bisogno di coccole, amore. Io sono sposato con il lavoro. I miei ammiratori mi hanno subissato di affetto e amore. Poi, però, la cosa terribile è che quando torni in albergo sei solo. Mi manca una persona con cui condividere qualsiasi cosa".

Come è nata Rose rosse per te

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Massimo Ranieri ha raccontato di venire da una famiglia povera. Ha cominciato a lavorare che aveva solo 7 anni. Faceva il barista. Poi è arrivato il successo. Aveva 18 anni quando cantò Rose rosse. Il percorso, però, fu decisamente impervio:

"Nel '68 torno al Cantagiro, mi chiama il mio ex produttore che mi chiede di andare in Casa Discografica, perché c'era un pezzo per me. Lo incidiamo, lo mandiamo a Milano e mi dicono che non andava bene, perché un ragazzo di 18 anni, non manda rose alla fidanzata. Viene bocciata la canzone. Il mio produttore, manda la stessa canzone ad alcuni miei colleghi che la bocciano. La canzone fa il giro di tutta Italia e torna a me. La incido, vado a SetteVoci, canto Rose rosse e torno a Roma. Mi dicono che tutto sommato, la cantavo bene. Vado a cantare Rose rosse in una trasmissione televisiva. Il lunedì successivo la mia casa discografica viene presa d'assalto dai rivenditori che volevano il disco. In un giorno, hanno venduto 170 mila dischi. Rose rosse credo abbia il record di vendite con 1 milione e 800 mila dischi. Vado al Cantagiro e lo vinco".

Il ricordo di Anna Magnani

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Massimo Ranieri, infine, ha ricordato Anna Magnani. Ha avuto modo di conoscere la diva nel corso della sua brillante carriera. L'attrice si sorprese perché lui non conosceva le canzoni della tradizione napoletana. Da allora, le imparò tutte. Ecco come è andata:

"Mi ha accolto come una madre. Non so cosa abbia scatenato in lei questa dolcezza e protezione. Forse facevo un po' di tenerezza, con questo viso da bambino. Mi avevano detto che era una donna molto dura, che non dovevo disturbarla. Quando c'era la pausa, mi mettevo a mangiare su uno sgabellino. Un giorno mi disse di andare a mangiare insieme a lei, mi chiese se sapessi le canzoni napoletane. Si mise con la sua chitarrina e cantò Reginella. Io non la conoscevo e lei mi disse: "Ma che caz** di napoletano sei?". Da lì imparai tutte le canzoni napoletane".

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