Massimo Ranieri e il flirt mancato Mara Venier: “Non mi filavi, sempre vista come una sorella”
La puntata di Domenica In del 27 dicembre ha avuto come principale protagonista Massimo Ranieri, che ha conversato a lungo con Mara Venier, parlando dei suoi ultimi progetti ma soprattutto ripercorrendo la sua carriera attraverso il filo conduttore delle donne che hanno caratterizzato la sua carriera. E i due iniziano subito scherzando, con la conduttrice che lo punzecchia: “Mi dispiace che non abbiamo avuto una storia. Non mi hai mai filato, mi hai sempre visto come una sorella. Ma salutema a soreta”. Ranieri ha prontamente risposto:
Ho avuto la possibilità di corteggiarti, ma tu eri fidanzata. Venisti a teatro, registravamo al Sistina e vidi questa divina fanciulla che eri tu insieme a Dudu, il tuo compagno dell'epoca (figlio dell'attore Alberto Maria Salerno, ndr).
Il cantante e attore, in queste settimane su Rai3 con il programma Qui e Adesso, fa un bilancio di questi ultimi mesi e del suo attuale stato d'animo: "Sto come stiamo tutti. Questo potrebbe essere il giorno più grande della nostra storia. Certo, i nostri genitori hanno vissuto una guerra tremenda, ma quella che stiamo combattendo è una battaglia contro un avversario subdolo, invisibile. Incominciamo a vedere uno spiraglio di luce lontana in questo tunnel terribile. Siamo tutti quanti in cerca di una semplice cosa: un abbraccio".
Tanti i ricordi del passato, dell'infanzia difficile e fatta di stenti, prima di iniziare il suo percorso nel mondo dello spettacolo. Tra le donne che hanno lasciato il segno sulla sua carriera c'è stata sicuramente Lucia Bosè: "Ero innamorato di lei, per me rappresentava tutto ciò che una donna poteva rappresentare al tempo, riempiendo il vuoto materno e quello di una compagna. Lei aveva 38 e io 18, ma era di una bellezza e di una simpatia tale da sembrarmi una dea. La prima volta che la baciaci sul set iniziò a prendermi in giro perché ero diventato rosso".
Non meno determinante anche l'incontro con Anna Magnani: "Mi accolse in camerino come una madre, chiedendomi di cantare con lei Reginella, che accennava accompagnandosi con la chitarra. Ma io non la conoscevo, pur essendo una delle canzoni napoletane più celebri di sempre. Mi iniziò a prendere in giro, chiedendomi: "Ma che napoletano sei?".