Massimo Giletti attaccato da Italo Bocchino, il conduttore si infuria in diretta tv
Litigio tra Massimo Giletti e Italo Bocchino nel programma "Non è l'Arena", in onda domenica 8 aprile su La7. Il tema era quello dei vitalizi per soggetti con cariche pubbliche, argomento spesso affrontato da Giletti nelle sue trasmissioni, divenuto per il conduttore "esiliato" dalla Rai un vero e proprio cavallo di battaglia. Lo scontro tra il conduttore e l'ex deputato di centrodestra è avvenuto mentre quest'ultimo era in collegamento telefonico. Nel tentativo di spiegare la propria posizione, ha detto al padrone di casa:
Io vorrei venire in trasmissione con tutte le buste paga di quando ho fatto il parlamentare e quindi ho incassato soldi dei contribuenti e a parlare del rapporto tra il parlamento e i contribuenti.
Bocchino provoca quindi Giletti, toccando un tasto dolente per il conduttore: "Vorrei che tu venissi in trasmissione con le buste paga di quando eri pagato dalla Rai, cioè soldi dei contribuenti, e vediamo chi dei due ha guadagnato di più". Il riferimento, evidentemente, è relativo all'esperienza di Giletti alla Rai, conclusasi infelicemente la scorsa estate dopo molti anni. Fine di una storia dai contorni poco chiari, che Giletti ha saputo trasformare nel terreno più adatto alla sua nuova esperienza televisiva, quel "Non è l'Arena" nato in funzione dell'antitesi con il programma della domenica pomeriggio di Rai1 che tante soddisfazioni in termini di ascolti aveva regalato a viale Mazzini. L'affronto di Bocchino fa scattare la reazione di Giletti:
Ma perché io faccio il tuo lavoro? Faccio il politico? Guarda che io alla Rai ho reso molto di più. Vadano a chiedere agli altri che pigliavano i milioni di euro e si son fatti fare le società di produzione.
Il riferimento è a volti di rilievo del servizio pubblico, due su tutti Bruno Vespa e Fabio Fazio, la cui collaborazione con la Rai prevede la stipula di un contratto tra l'azienda e le società che producono i rispettivi programmi. Una mossa che permette, di fatto, di aggirare il vincolo del tetto agli stipendi in Rai, questione molto delicata che nei mesi scorsi faceva rischiare alla Rai un esodo verso altre reti dei volti di spicco dell'azienda. Giletti, che ha sempre contestato questo sistema, ritenendolo una delle cause che ha portato al suo licenziamento dalla Rai, prosegue rivolgendosi a Bocchino:
Tanto per essere chiari, Italo, tu fai il politico e io il conduttore. Io alla Rai ho dato molto di più, economicamente, di quello che ho preso. Io a differenza di tanti colleghi, ho sempre dichiarato quanto prendevo pubblicamente […] sappi che per le mie battaglie son stato mandato fuori dal sistema della Rai. Con me non parli così, rispondi dei tuoi soldi, perché i tuoi sono diversi dai miei. Io sono un professionista, non un politico, sono due piani diversi. Secondo, io venivo pagato dall'azienda pubblica per i miei programmi, ma l'azienda pubblica con i miei programmi guadagnava fior fiori di milioni di euro.