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Massimo Giletti attacca Chef Rubio: “Prima di scrivere certe cose bisognerebbe pensarci cento volte”

“Non è L’Arena” si apre con un lungo attacco che Massimo Giletti rivolge a Chef Rubio per le parole scritte in seguito alla sparatoria avvenuta a Trieste, nella quale hanno perso la vita due giovani poliziotti. Il conduttore contesta al noto chef di aver scritto la prima cosa che gli è venuta in mente, senza pensarci su e lo invita a farlo per le prossime volte in cui si trattano argomenti così delicati.
A cura di Ilaria Costabile
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Massimo Giletti apre la puntata del suo programma di informazione, Non è L'Arena, con una delle questioni di attualità che in queste ultime ora ha mobilitato l'interesse pubblico, ovvero la morte dei due poliziotti in servizio a Trieste. Il conduttore, per prima cosa, attacca il tweet pubblicato nella serata di ieri da Chef Rubio.

L'accusa di Massimo Giletti a Chef Rubio

Un caso di cronaca che, fin dalla diffusione della notizia, ha destato particolare scalpore non solo nell'opinione pubblica italiana, ma anche nella classe politica, l'ennesimo episodio a cui si assiste attoniti e inermi. Massimo Giletti, a questo proposito, non si è risparmiato delle pesanti critiche nei confronti delle parole che Chef Rubio ha pubblicato su Twitter, sulla sparatoria verificatasi in questura a Trieste, dove due giovani poliziotti hanno perso la vita. Una lunga invettiva quella del conduttore di La7 che ha aperto la puntata di Non è L'Arena in questo modo:

Chi fa questo lavoro lo fa sapendo che c’è un eroismo quotidiano di cui non si parla mai, dove si mette in discussione la propria vita, a rischio la propria vita, ogni giorno, ecco vedete, quei due ragazzi che vedete alle mie spalle non ci sono più. Chi fa questo lavoro, ripeto, deve metterlo in preventivo. Quello che io non accetto, che non tollero è invece quello che ho sentito, quello che ho visto scritto, e quando uno scrive dovrebbe usare il cervello, tra l’altro le cose più becere. Per esempio lo Chef Rubio ha scritto questi ragazzi erano impreparati fisicamente, psicologicamente, mentalmente. Ora io, e lo sappiamo bene, viviamo in una società dove appena succede qualcosa uno non sente altro che la necessità impellente di scrivere la prima stronzata che vuole dire, in certi casi sarebbe meglio evitare, perché caro Chef Rubio questi ragazzi non li hai mai visti, mai conosciuti e allora prima di scrivere, prima di parlare, bisognerebbe conoscere la realtà dei fatti, poi si può discutere tutto, certamente qualcosa non è andata come sarebbe dovuta andare, ma prima di scrivere certe cose, bisognerebbe pensarci non una, cento volte. Al di là della retorica, ricordiamoci chi sono e cosa fanno

Il tweet di Chef Rubio

Lo chef romano che non ha mai nascosto le sue idee e, anzi, ha sempre trovato il modo di esprimerle fornendo quante più spiegazioni e informazioni che supportassero stesse dicendo, stavolta le sue parole non sono state apprezzate nemmeno dai familiari di uno degli agenti che gli ha contestato le sue affermazioni. Queste le parole del noto chef:

Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedon nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra.

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