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Mary D’Onofrio: “A Domenica Live mi hanno teso un tranello, sono sconvolta”

A Domenica Live, Barbara D’Urso ha annunciato che concederà il diritto di replica ad Anthony Manfredonia. Mary D’Onofrio, che la scorsa settimana denunciò le presunte violenze che avrebbe subito per mano dell’uomo, non ci sta. Su Facebook ha dichiarato che un autore del programma le aveva assicurato che non avrebbero più parlato di Manfredonia. Si è detta sconvolta e ha parlato di “atti persecutori mediatici”.
A cura di D.S.
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La settimana scorsa, Mary D'Onofrio è stata ospite di Domenica Live per raccontare le violenze che, a suo dire, avrebbe subito per mano del suo ex compagno Anthony Manfredonia. Nella puntata odierna del programma di Barbara D'Urso, l'uomo prenderà di nuovo la parola per esercitare il diritto di replica.

Mary D'Onofrio ha commentato la cosa su Facebook. Ha parlato di un tranello che le sarebbe stato teso dalla trasmissione di Canale 5. Nel post, che è stato raccolto da Selvaggia Lucarelli, si legge:

"Atti persecutori mediatici…ci risiamo! Vi assicuro che avevo accettato, dopo circa tre settimane di inviti, di essere ospite a Domenica Live con la promessa, da parte di uno degli autori di chiudere la questione una volta e per sempre e invece mi hanno teso un tranello. Esistono le vie legali".

La donna, poi ha aggiunto:

"Sono sconvolta, posso solo dire che mi hanno teso un tranello! Riprese a telecamere nascoste, per loro è una soap opera".

Durante l'intervista rilasciata la scorsa domenica, aveva sostenuto di essere stata picchiata da Manfredonia.

"Certo che mi picchiava. La prima volta mi ha portata in un vicolo cieco. Avevamo avuto una lite, mi ha citofonato e mi ha portata in un vicolo cieco. Mi ha picchiata a sangue, perdevo sangue dal naso e dall'occhio. Mi ha picchiata anche quando ero incinta e se sono qui a raccontare la mia verità è perché non è possibile che si dia voce ad una persona simile".

In quell'occasione, Barbara D'Urso si era rifiutata di leggere i messaggi presumibilmente inviati alla D'Onofrio dall'uomo definendoli "di una gravità folle".

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