#Martyisdead, su Italia 1 la miniserie basata su casi reali di cyberbullismo
Materiale a sfondo sessuale, minacce e gesti estremi di autolesionismo. Tutto nel computer di un quindicenne che all'apparenza muore in un fatale incidente stradale, ma che in realtà nasconde agghiaccianti verità. #Martyisdead è la pluripremiata serie sul cyberbullismo (ha trionfato agli International Emmy Awards 2020 nella categoria Best Short Form Series) che va in onda martedì 19 ottobre, in seconda serata su Italia1. Ispirata a vicende realmente accadute e realizzata in Repubblica Ceca nel 2019, la miniserie si articola in otto brevi episodi (dalla durata di 15 minuti ciascuno) che saranno trasmessi sempre su Italia 1 nell'arco di tre settimane.
Cyberbullismo e minacce in rete: di cosa parla #Martyisdead
Marty Biederman perde la vita a quindici anni in un fatale incidente stradale. Dopo il tragico evento, il padre controlla il computer del figlio e scopre agghiaccianti verità sul suo conto. Scene macabre, messaggi e video a sfondo sessuale inviati a una certa Eliska che lo ricattava, ordinandogli di compiere azioni sempre più al limite per non mettere online un suo video hot privato. Ma chi è questa anonima ricattatrice? È un lui o una lei? È qualcuno di conosciuto?
La serie vuole sensibilizzare i giovani sulla violenza in rete
#Martyisdead è la prima serie ceca ad aver vinto agli International Emmy Awards (nel 2020 ha portato a casa il premio nella categoria Best Short-Form Series). Si è aggiudicata anche altri importanti riconoscimenti, come quello al festival internazionale Serial Killer e il Leone Ceco. La storia di Marty, come ha spiegato il regista Pavel Soukup, è "nata sulla base di vicende realmente accadute" con l'obiettivo di mettere in guardia i giovani sul cyberbullismo e di indagare le origini di questo fenomeno: "Circa tre anni fa, i media russi hanno parlato di un fenomeno che ha portato alcuni adolescenti a compiere gesti pericolosi, come l'autolesionismo. A quel punto ci siamo chiesti: chi c'è dietro tutto questo e perché? Abbiamo approfondito l'argomento e sono emersi racconti spaventosi su internet".