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Marta Gaia, la fidanzata di Luca Varani: “Voleva sposarmi, non si sarebbe mai venduto”

“Chi l’ha visto?” intervista Marta Gaia Sebastiani, la fidanzata del ragazzo ucciso da Manuel Foffo e Marco Prato: “Voleva sposarmi, eravamo insieme da 9 anni ed è stato il mio unico amore. Il mio Luca non si sarebbe mai venduto per soldi, non era come lo descrivono i suoi assassini”.
A cura di Valeria Morini
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Nella puntata di "Chi l'ha visto?" del 13 aprile, è stata intervistata Marta Gaia Sebastiani, la fidanzata di Luca Varani. Il giovane è stato assassinato a soli 23 anni da Manuel Foffo e Marco Prato, che hanno confessato l'omicidio. Marta Gaia ha raccontato come lei e Luca, nonostante la giovane età, parlavano di nozze e ha negato con forza che il compagno potesse essere implicato in giri di droga o sesso a pagamento, come gli assassini sostengono.

"L’abbiamo ucciso per vedere cosa si provava", dissero Prato e Foffo nella confessione. Oggi, Marta Gaia racconta la tenera storia d'amore che la legava al giovane Varani.

Luca era una persona con la quale avrei condiviso la vita. Non è un capriccio di una ragazza. Non mi sono mai innamorata di nessun altro se non di lui. Era la prova che nel mondo c'è anche del buono. Stavamo insieme da 9 anni. Lui mi voleva sposare. Tutti i giorni mi diceva: "Amore sposiamoci, anche in segreto da tutti". Io sognavo il classico matrimonio in chiesa, lui mi diceva: "A me non importa nulla, basta che diventi la mia mogliettina per tutta la vita". Il nostro primo incontro risale a quando eravamo piccoli e prendevamo il nostro autobus insieme. Io salgo, il bus era strapieno e alla fermata inciampo sul suo zaino. Me lo trovo davanti. Ho avuto il classico colpo di fulmine. Stava parlando con un mio conoscente e io mi sono presentata.

Riguardo alla notte dell'assassinio, la ragazza ha precisato di aver incontrato un Luca assolutamente tranquillo e sereno.

Luca si faceva voler bene da tutti. Quella sera era tranquillo. Il mio Luca non era quello di cui parlano Manuel Foffo e Marco Prato. Non era lui. Il suo rapporto con il denaro era quello che hanno tutti: era felice di guadagnare e di spendere. Non si sarebbe venduto per nessuna cifra al mondo. Chiedo la giusta pena per chi ha compiuto questo omicidio. Voglio verità e giustizia.

Il legale della giovane ha spiegato come lui e la sua cliente stanno valutando la possibilità che Marta Gaia si costituisca parte civile nel processo contro Fotto e Prato.

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