Mario Monicelli a Rai per una notte: analisi amara dell’Italia, il video

Il regista Mario Monicelli è morto ieri sera nell'Ospedale San Giovanni di Roma, si è suicidato dopo una lunga malattia.
Lo vogliamo ricordare in uno dei suoi ultimi interventi più importanti trasmessi in tv, cioè quello a Rai per una notte.
Rai per una notte è stata una trasmissione andata in onda per protesta contro la censura del Governo Berlusconi su alcune trasmissioni considerate fazione o semplicemente oggettive nell'analizzare i fatti reali e le cose realizzate e/o dette dai rappresentanti della maggioranza.
La trasmissione fu un successo senza precedenti per un tipo di protesta del genere e Michele Santoro invitò tutti i suoi amici che volevano dare il loro contributo parlando dell'Italia e della situazione italiana.
Uno degli interventi più forti, toccanti, fu quello del regista Mario Monicelli che ha fornito una sua analisi sull'Italia.
Chi si aspettava un discorso di circostanza molto tranquillo e sereno si è dovuto ricredere.
Il regista ha avuto parole molto dure che è impietoso, potente e rivoluzionario.
Inizia con il criticare la politica fascista di Mussolini e diceva che gli italiani di allora non si ribellavano così come gli italiani di oggi non si ribellano alla situazione di crisi che si vive oggi nell'epoca di Berlusconi.
Gli italiani sono, per il regista, svogliati e voglio farsi comandare. E' un popolo corrotto che non deve essere spazzato via.
Le sue parole sono talmente dure e non c'è nessuna speranza per il futuro. Monicelli dice che la speranza è infame è una brutta parola, è una trappola inventata dai padroni "per ora state zitti, abbiate speranza e domani andrà bene".
E alla domanda: "Come finisce questo film?" il regista spera in una rivoluzione che dovrebbe ribaltare tutto e sovvertire tutti gli schemi, ma l'Italia non ha mai fatto una rivoluzione.
"Senza la rivoluzione il nostro Paese andrà in malora!".
Qui in alto il video di Monicelli nella puntata speciale di Rai per una notte condotta da Michele Santoro in stile Annozero.