Marina e Valerio, i genitori di Marco Vannini: “Giustizia è fatta, ma la verità non c’è ancora”
Marina e Valerio Vannini, i genitori di Marco Vannini, ospiti di Domenica In per commentare la conclusione del processo con la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna in via definitiva Antonio Ciontoli a 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale, la moglie e i figli a 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio volontario.
Le parole di Marina e Valerio Vannini
Marina Vannini ha esordito così: "Noi ci siamo iniziati a battere perché era partito tutto come un incidente domestico e invece non era così. Non era questa la giustizia. Andando avanti, la gente che vedeva quanto depistaggio c’era stato e quello che aveva fatto una famiglia intera, ha capito". Il padre di Marco, Valerio: "Quando si sente Marco in sottofondo che grida e che chiede aiuto, chiede l’aiuto della mamma, quella telefonata ha fatto venire la pelle d’oca a tutta Italia. Tutti si sono resi conto che c’era un’altra verità". Mara Venier ha anche messo in onda la testimonianza della nonna di Marco Vannini e del cugino: "Noi eravamo una famiglia unita, la mancanza di Marco si sente ogni giorno".
Il messaggio alla famiglia Ciontoli
Marina Vannini ha inviato un messaggio alla famiglia Ciontoli: "Mi auguro che adesso in carcere possano capire quello che è successo e che magari un giorno ci dicano la verità".
A noi ci sembrava assurdo che in appello gli era stata ridotta la pena al Ciontoli. Io ho dubitato della giustizia in questi anni perché era così palese quello che era successo in quella casa e quasi sembrava che nessuno volesse vedere davvero la verità. A distanza di sei anni, posso dire che veramente ho lottato tanto e che per questi giovani, arriva un messaggio importante.
Una verità che però non sembra ancora essere emersa del tutto per Marina Vannini: "Penso che ci sia ancora tanto da dire sulla verità in quella casa. Quella casa andava sequestrata nell’immediatezza, tante cose potevano essere fatte e noi forse avremmo potuto sapere la verità. Io chiedevo giustizia e verità per Marco, anzi ringrazio gli avvocati per la pazienza avuta in questi anni. La nostra famiglia è distrutta, hanno distrutto la felicità della nostra famiglia. Io mi auguro che i Ciontoli adesso riescano a capire quello che hanno fatto e a prendersi le proprie responsabilità".