Maria De Filippi: “Io sono Cattivik, ma non date dei mostri ai miei talenti”
Maria De Filippi rilascia una lunga intervista sul settimanale Gioia e non si lascia sfuggire niente su tutto quello che riguarda la tv nostrana, conduttori inclusi. Partiamo in primis dai suoi programmi, che pur essendo molto seguiti da gran parte della popolazione italiana, hanno critiche che non sono delle migliori. Effettivamente non possiamo considerarli sicuramente di spessore o ricchi di contenuti, ma dilettano allietando la giornata. Uomini e Donne definito per antonomasia il programma delle bellezze senza talento,"nostra signora della tv" lo difende così dalle continue accuse:"La bellezza è un buon biglietto da visita nel mondo. Quel modello umano esisteva, l’ho preso dalla strada, ma nel frattempo è cambiato, oggi facciamo Uomini e Donne Senior.
"Questo è un gioco, lo facciamo con passione, rispetto e divertimento. Personalmente trovo più grave Beautiful o il plastico di Avetrana”.
La familiarità è di casa quando c'è la conduttrice, chiamata anche Cattivik (noto personaggio del fumetto creato da Bonvi) dai membri del suo team lavorativo: gran parte dei suoi collaboratori come afferma lei stessa, li ha conosciuti durante il suo primissimo Talk Show che si chiamava Amici. Un esempio è Roberto Maltoni, oggi direttore di produzione:" L’ho conosciuto che aveva 17 anni; l’ho visto crescere, imparare il mestiere, fidanzarsi, comprarsi la prima macchina e diventare padre. Praticamente è un parente".
Ha difeso a spada tratta come farebbe una mamma con i suoi cuccioli anche i giovani artisti emergenti di Amici e si arrabbia su chi li considera dei mostri vuoti e senza pensieri. Qualche mese fa era stato oggetto di discussione la presenza di Emma Marrone durante la manifestazione femminile "Se non ora, quando?":" Mi fa strano che la presenza di Emma abbia stupito tutti, come se i ragazzi di Amici non potessero avere un pensiero. Mi scoccia quando si crede che i miei ragazzi siano una generazione di mostri. Se li fate parlare, scoprirete che molti hanno una testa pensante come Emma. Non tutti quelli che guardano Santoro hanno letto venti libri all’anno, c’è pure gente che non arriva a fine mese e non ha tempo per leggere o che mezz’ora dopo Annozero guarda le canzonette in tv”.
Sicuramente non si può darle torto, nella vita può piacere sia il dolce che il salato. Ma durante il programma i ragazzi hanno modo di parlare e di esprimere la loro opinione e sfugge alla maggior parte la profondità di pensiero di questi artisti in erba, che nella maggior parte dei casi criticano l'operato dei professionisti che li seguono e non mancano di esprimersi con "soavi parole" per sottolineare i loro fastidi o appellare garbatamente qualcuno all'interno dello studio.
La regina di Canale 5 dichiara di non sentirsi all'altezza di condurre un talk show politico ma se qualcuno dovesse scrivere una lettera a Saviano, lei non avrebbe nessun problema ad intervistarlo. Ma il giornalista si presenterebbe mai nei suoi studi televisivi, nel caso improbabile che qualcuno gli scriva? La risposta sarebbe sicuramente affermativa.
Durante l'intervista si è fermata lungamente sul conduttore e giornalista Michele Santoro e di lui dice: "Un grande professionista. Berlusconi gli ha fornito la sceneggiatura e lui ha saputo creare un caso televisivo facendosi seguire pure dai giovani. Alcuni lo attaccano per quel che chiamano faziosità. […] Se facessi un programma come il suo forse anch’io sarei considerata faziosa”.
Le piace inoltre il modo di condurre del giornalista Carlo Lucarelli, gradisce lo stile di conduzione di Milena Gabanelli, la incanta il modo di condurre della giornalista Franca Leosini e apprezza l'ironia di Vittoria Cabello. Per lei sono iniziate le registrazioni di C'è Posta per te e confessa di avere spesso una vita frenetica, nella quale è difficile tenere tutto sotto controllo: "Devo preservarmi la pancia, devo darmi delle pause per non stare male. Incontro anche 20/30 persone alla settimana per un’ora di colloquio ciascuno“.
Cosa ammirevole è che nonostante sia sulla cresta dell'onda sul piccolo schermo non si sente una star di un elettrodomestico perchè: "Qui c’è da lavorare, tra questa casa di produzione e gli studi girano 300 persone e altrettante famiglie“.