Marco Mengoni a EPCC: “A Cuba pensavo di fare la fine dei film horror”
Marco Mengoni è stato uno dei grandi ospiti della prima puntata di "E poi c'è Cattelan". Si parla di musica ma si parla soprattutto di vita personale, vita vissuta. Il cantante ha una grande passione per i viaggi, in particolare quelli con zaino in spalla. In carriera non ha mai perso un aereo, ma ha perso un sacco di treni.
I viaggi zaino in spalla
Marco Mengoni racconta di non aver mai perso un aereo, ma di aver perso un sacco di treni e che in vacanza non ama viaggiare in gruppo, meglio pochi amici ma buoni. I migliori viaggi, però, li ha sempre fatti da solo.
Aerei persi? Mai. Ma ho perso un sacco di treni. In vacanza mi piace viaggiare da solo, al massimo con un gruppo ristretto di amici. In vacanza, vado zaino in spalla e all'avventura. L'ho fatto a Cuba, più di 800 chilometri con zaino in spalla.
Il racconto horror di Marco Mengoni
Divertente il racconto "horror", un aneddoto sull'ultimo viaggio fatto a Cuba. Un signore che gli stava dando un passaggio esce fuori dalla strada principale, riferendogli che doveva mettere benzina, ma il benzinaio se lo erano già lasciato alle spalle.
Durante il viaggio a Cuba, questo signore che guidava a un certo punto è uscito fuori dalla strada principale, che non era una vera e propria strada e praticamente è uscito fuori strada dicendo che doveva mettere benzina. E avevamo già passato un benzinaio. Così iniziano i peggiori film horror. Entriamo in questa strada sterrata e c'era una specie di parete di metallo, si apre, entriamo con l'auto e si richiude alle nostre spalle. Io piangevo. In verità, doveva mettere davvero benzina.
Dopo la classica intervista, Alessandro Cattelan invita Marco Mengoni a cantare una canzone sull'ambiente, sulle note di "Let it be" dei The Beatles: "Dividi umido e secco, è l'Abc. Ma il Tetrapak è un gran casino, va nella carta oppure lì? Dipende dal Comune, informati!".