Marco Manuelli oggi, “Coccinella” dopo il miliardo di Sarabanda si è dato alla politica
Sarabanda, lo storico gioco musicale condotto da Enrico Papi, pronto a tornare dal prossimo 13 giugno su Italia 1 e lo farà con i suoi grandi fenomeni. Ci sarà l'Uomo Gatto, all'anagrafe Gabriele Sbattella, ci sarà Valentina Locchi e anche Marco Manuelli, il supercampione fiorentino detto "Coccinella". Lui è stato un vero e proprio talento, forse anche più cristallino dell'Uomo Gatto, in grado di riconoscere una canzone anche solo dopo una nota.
Vinse un miliardo delle vecchie lire
A Sarabanda lui ha segnato un'epoca, cavalcando il filone di un programma innovativo capace di creare tormentoni originalissimi per la televisione italiana a quel tempo. Campione per 57 puntate, il grande "Coccinella" dice di non essersi arricchito con il gioco anche se è il campione che ha vinto più di tutti: un miliardo di vecchie lire in gettoni d'oro. Tolte le tasse e il cambio dell'oro, "Coccinella" ha vinto poco più della metà dei soldi dichiarati. Lavorava come maschera nei cinema della catena di Cecchi Gori ed ha continuato fino a quando non è arrivato il fallimento. In una intervista disse di essere rimasto disoccupato all'età di 49 anni e di non riuscire ancora oggi a rientrare nel mondo del lavoro.
"Coccinella", il soprannome dato da Enrico Papi
Ma perché Marco Manuelli è noto come la "Coccinella"? Il soprannome glielo diede Enrico Papi per il titolo della canzone di Dennis & The Jets che lui riuscì a indovinare. È pensare che, ancora oggi, Marco Manuelli è sempre stato un personaggio schivo, timido e con una folle paura di apparire in tv. Poi però, canzone dopo canzone, quella paura è andata via. Marco Manuelli dovrà giocarsela con tutti i grandi protagonisti dell'epoca, compreso l'Uomo Gatto e la mitica Valentina Locchi, l'orecchio assoluto, la concorrente cieca che rimase campionessa per oltre 70 puntate, riuscendo però a portare a casa una cifra minore rispetto a "Coccinella".
Il tentativo fallito in politica
Nel 2014, Marco Manuelli ha provato l'ingresso in politica, senza però riuscirci. Si è candidato al consiglio comunale di Firenze e di Gambassi Terme per la lista congiunta Forza Italia-Lega Nord, anche se lui ha dichiarato di essere da sempre leghista, lavorando sin dal 2009 come assistente volontario del consigliere provinciale della Lega Marco Cordone.