Marco Falaguasta: “Con Raoul Bova è nata una grande amicizia” (INTERVISTA)
Quest'oggi abbiamo intervistato in esclusiva per Fanpage.it l'attore Marco Falaguasta, al momento in video con la serie televisiva Come un Delfino 2 su Canale 5. Autore, attore e regista di commedie, inizia la sua carriera in teatro e nel 1991 fonda una compagnia teatrale tutta sua; protagonista di serie tv come Il Bene e il Male, Il Restauratore e Paura di amare, è anche autore con Mauro Graiani del romanzo "E' facile smettere di sposarti se sai come farlo". Come ha confermato ai nostri microfoni da novembre tornerà nel cast di Paura di amare 2 su Rai 1 nel ruolo di Paride mentre in queste settimane è impegnato sul set di I segreti di Borgo Larici, un nuovo gioiellino del Biscione: una storia forte dove viene messo in evidenza il rapporto tra ricchi e poveri. A Come un Delfino 2 (clicca qui per scoprire cosa è successo nell'ultima puntata) Falaguasta interpreta Enrico, un allenatore rigido "che vede la vittoria non come un percorso fatto di sacrifici ma come un incubo" e proprio per questo motivo si dimostra assai rigido con i suoi atleti. Sul set tra l'altro ha stretto un rapporto d'amicizia con Raoul Bova; ecco cosa Marco Falaguasta ha confessato in esclusiva ai nostri microfoni:
E' nato un rapporto splendido, una grande intesa, un'amicizia. Tra l'altro, essendo entrambi sposati e con figli più o meno della stessa età, ci frequentiamo anche nel tempo libero.
Non è un grande amante del nuoto che ha scoperto essere "un mondo fatto di rapporto con l'acqua" grazie a Come un Delfino 2. Per le riprese si è preparato soprattutto a livello fisico per sfoggiare un corpo che rispondesse alle esigenze del copione. Falaguasta è anche stato attore di Centovetrine (qui le anticipazioni) nei panni di Michele Raggi, esperienza che l'ha formato molto ma che non ha intenzione di ripetere:
Centovetrine mi ha dato la possibilità di entrare in pianta stabile in tv, mi è servita per iniziare un percorso che poi mi ha portato a fare altre cose. Un ritorno? No, è come se chiedessi a un giocatore di tornare alla squadra primavera, come se al gioco dell'oca pescassi la carta "riparti dal via".